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Fondo emergenziale per le filiere: operativi gli aiuti per la zootecnia

Con la pubblicazione il 29 agosto scorso del decreto Mipaaf che definisce i criteri e le modalità di ripartizione diventa operativo il «Fondo emergenziale per le filiere in crisi» istituito dalla legge 77/2020 con una dotazione di 90 milioni per il 2020. Si tratta di interventi finalizzati a risollevare alcuni settori strategici penalizzati dall’emergenza Covid 19.

Le filiere zootecniche interessate sono: suinicola, ovi-caprina, cunicola, del latte bufalino e del vitello da carne.

Alla filiera suinicola sono assegnati 30 milioni; a quella cunicola 4 milioni; alle carni di vitello 20 milioni; alla filiera caprina 0,5 milioni; alla filiera ovi-caprina 8,5 milioni; all’ammasso privato di carni di vitello 15 milioni; all’ammasso privato di prosciutti di suino Dop 10 milioni; alla filiera del latte bufalino 2 milioni come incremento delle risorse già previste dal Fondo per la competitività delle filiere. Ecco come si spalmano i contributi.

Alle imprese agricole di allevamento di suini è concesso un aiuto fino a 20 euro per ogni capo di suino macellato nel periodo dal 1° maggio al 30 giugno 2020 nei limiti di spesa di 23 milioni e fino a 18 euro per ogni scrofa allevata nel periodo dal 1° gennaio al 30 giugno 2020 nei limiti di spesa di 7 milioni.

Alle imprese agricole di allevamento di conigli l’aiuto è fino a 1 euro per ogni capo macellato nel periodo dal 1° aprile al 30 giugno 2020.

Agli allevamenti di caprini è concesso un aiuto fino a 6 euro per ogni capo di capretto macellato nel periodo dal 1° gennaio al 30 giugno 2020. Per gli ovi caprini il contributo è fino a 3 euro per ogni pecora e/o capra allevata nel periodo dal 1° maggio al 30 giugno 2020.

Per le imprese agricole di allevamento di vitelli da carne l’aiuto è fino a 110 euro per ogni capo di età inferiore agli 8 mesi macellato nel periodo dal 1° marzo al 30 giugno 2020.

Il decreto precisa che in caso di soccida gli aiuti sono concessi per il 25% al soccidario e per il 75% al soccidante. Per quanto riguarda gli ammassi per i prosciutti Dop (10 milioni) sono ammissibili all’aiuto i Prosciutti Dop stagionati di età di almeno diciotto mesi, per un periodo di stoccaggio pari a novanta giorni; Prosciutti DOP stagionati di almeno quindici mesi, per un periodo di stoccaggio pari a novanta giorni e destinati al congelamento al momento dell’inizio delle operazioni di stoccaggio, con conseguente declassamento ed esclusione dalle Dop.

Per l’ammasso privato di carni fresche o refrigerate di bovini di età inferiore a otto mesi (budget di 15 milioni) gli aiuti sono riservati a carni fresche o refrigerate. Il periodo di stoccaggio è di novanta giorni, con un importo dell’aiuto di 1.785 euro per tonnellata di prodotto. I capi devono essere allevati e macellati in Italia.

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