Foresta Italia: in un anno piantati 60mila alberi
Realizzare progetti forestali nazionali quali vere e proprie Nbs (Nature Based Solutions), con lo scopo di aumentare la naturalità dei territori e le connessioni ecologiche locali, migliorando la qualità della vita dei cittadini e contribuendo a contrastare il riscaldamento climatico. Da questo presupposto nasce Foresta Italia, la campagna di forestazione e riforestazione nazionale promossa da Rete Clima, Coldiretti e Pefc (Programme for Endorsment of Forest Certification schemes) che si pone come ponte tra soggetti diversi e tra loro complementari, allo scopo di creare relazioni e sinergie per la promozione del capitale naturale italiano, dei boschi e delle foreste nazionali e della biodiversità su scala locale. Nel suo primo anno di attività Foresta Italia ha raggiunto dei risultati importanti: l’iniziativa ha interessato 17 regioni italiane e 42 siti urbani ed extraurbani nei quali sono stati piantati circa 60.000 alberi 100% da filiera italiana, con certificato di provenienza e passaporto fitosanitario. I risultati sono stati illustrati nel corso dell’appuntamento “Foresta Italia: l’impegno delle Aziende per un’Italia più verde e sostenibile” tenutosi a Palazzo Rospigliosi, a Roma, alla presenza dei vertici di Rete Clima, della Coldiretti (con il presidente Ettore Prandini e il segretario generale Vincenzo Gesmundo), dei Carabinieri Forestali, del Masaf, di Roma Capitale e dei rappresentanti delle numerose aziende che hanno sostenuto le varie progettualità della campagna. “Siamo molto orgogliosi dei risultati che la campagna Foresta Italia ha raggiunto nel suo primo anno di vita. Un segnale forte di sinergia tra pubblico e privato per la promozione del capitale naturale italiano e la biodiversità su scala locale. Interagiamo con le Pubbliche Amministrazioni e con le imprese per portare avanti un modello di sviluppo sostenibile e coerente con gli obiettivi di contrasto al surriscaldamento globale. I nostri partner, sposando i nostri progetti, fanno una vera e propria scelta di campo: stare dalla parte della tutela e della salvaguardia del patrimonio ambientale nazionale, portando avanti politiche votate alla sostenibilità ambientale nella maniera più concreta e innovativa – ha dichiarato Paolo Viganò, Presidente e Fondatore di Rete Clima – Foresta Italia nasce infatti con l’obiettivo di piantare alberi nelle aree che necessitano di riforestazione, garantendo sempre il coinvolgimento della filiera florovivaistica italiana”. “Piantare alberi è un investimento sul futuro – ha dichiarato Ettore Prandini, Presidente Coldiretti – per questo come Coldiretti siamo felici di collaborare con Rete Clima nel sensibilizzare tutti gli italiani. Crediamo che possa essere un’opportunità di educazione ambientale e di cura del Pianeta, così come una possibilità economica per i nostri vivaisti forestali privati. Puntare sulla filiera 100% italiana garantisce alla biodiversità locale di crescere e alle nostre città di avere un alleato in più contro l’inquinamento. E puntiamo sulla giusta retribuzione delle piante, nel massimo rispetto della legge contro le pratiche sleali”. Sono 30 le aziende che hanno deciso di sostenere la campagna e declinare in maniera concreta i propri obiettivi di politica ambientale. Realizzare e sostenere progetti di nuova forestazione urbana ed extraurbana in Italia da parte delle Aziende si costituisce come strategia di azione-comunicazione ESG: una progettualità che, dentro a questi progetti di Rete Clima, riesce ad essere efficace, locale, tracciabile e partecipata. Per le aziende si tratta di una proposta articolata e concreta che coinvolge direttamente i propri dipendenti e stakeholder, per contribuire al raggiungimento di numerosi SDGs (i Sustainable Development Goals 2030) definiti dalle Nazioni Unite come obiettivi globali entro il 2030. Le oltre 35 diverse specie arboree e arbustive utilizzate negli interventi di forestazione e riforestazione della campagna sono autoctone, 100% italiane, con certificato di provenienza e passaporto fitosanitario, coltivate nei vivai locali con una rigorosa pianificazione della produzione vegetale. Grazie allo stretto rapporto con la filiera florovivaistica nazionale, rappresentata da Coldiretti, Rete Clima è infatti la prima e unica realtà in Italia impegnata in progetti di forestazione e riforestazione ad avere sottoscritto un “contratto di coltivazione” con le aziende florovivaistiche locali, uno strumento che può essere utilizzato anche dall’Amministrazione pubblica per superare il problema recentemente segnalato dalla Corte dei Conti rispetto alla mancanza di alberi da piantare nelle città italiane con i fondi del Pnrr. Per il reperimento delle piante, Rete Clima e Coldiretti, propongono così un modello che si basa sui contratti di coltivazione con le imprese florovivaistiche: il contratto di coltivazione consente all’azienda florovivaistica la programmazione della produzione di piantine forestali, che impiegano infatti 2-3 anni per arrivare alla dimensione minima utilizzabile. Grazie ai contratti di coltivazione, la campagna Foresta Italia ha sempre alberi e arbusti in quantità sufficiente e delle specie necessarie. I vivai vengono scelti tra quelli in regola con tutti gli aspetti normativi e le piante vengono pagate il giusto prezzo, a chi le coltiva, e non secondo la logica del massimo risparmio economico. Attraverso questo modello i vivai italiani potrebbero produrre velocemente i milioni di alberi previsti dai fondi del Pnrr. Piantare alberi, non numeri Alberi dove serve, l’appello alle amministrazioni pubbliche Monitoraggio delle forestazioni Nasce il ForestLab di Rete Clima: laboratorio per la sperimentazione di modelli gestionali per le foreste urbane ed extraurbane. Priorità alla biodiversità, ma attenzione al bee-washing |
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