il Punto Coldiretti

Gli agricoltori statunitensi temono pesanti perdite nella guerra commerciale

Stralci tratti da Agrapress del “The New York Times” (Stati Uniti ) del 7 aprile 2025

Il settore agricolo statunitense si prepara a potenziali perdite che potrebbero ammontare a decine di miliardi di dollari dopo che la Cina ha annunciato l’imposizione di dazi sulle importazioni dagli Stati Uniti. La risposta cinese ai dazi mondiali annunciati dall’amministrazione Trump colpirà duramente gli agricoltori americani. Secondo il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, la Cina, che rappresenta il 14% delle esportazioni agricole statunitensi, ha importato lo scorso anno oltre 27 miliardi di dollari di prodotti agricoli, attestandosi come il terzo maggior importatore, dopo Messico e Canada.

Sotto la prima amministrazione Trump, la guerra commerciale con la Cina, durata due anni, ha causato un calo delle esportazioni verso la Cina pari a circa 25,7 miliardi di dollari. Questa volta, le perdite potrebbero essere ancora piu’ ingenti. “Se queste tariffe rimarranno in vigore per un periodo significativo, e’ probabile che assisteremo a una distorsione economica grave, probabilmente peggiore rispetto alla guerra commerciale del 2018”, ha dichiarato David Ortega, professore di economia alimentare e politica alla Michigan State University.

Ortega ha anche osservato che queste distorsioni non si limiteranno a perdite economiche a breve termine. “Abbiamo visto riduzioni della superficie coltivata, perdite di quote di mercato e cambiamenti strutturali nei flussi commerciali globali”, ha spiegato. Gli agricoltori brasiliani di soia, che durante la guerra commerciale del 2018 hanno ottenuto un accesso maggiore al mercato cinese, saranno i principali beneficiari di questa nuova situazione, sottolinea l’ASA (l’Associazione dei produttori di soia Usa…). “L’ASA incoraggia vivamente l’amministrazione a negoziare rapidamente e risolvere le barriere tariffarie e non tariffarie per le esportazioni agricole degli Stati Uniti”, ha dichiarato l’organizzazione. La Cina ha importato quasi 13 miliardi di dollari di semi di soia lo scorso anno, insieme a oltre 1 miliardo di dollari ciascuno di cotone, sorgo, carne bovina, carne suina e frutti di mare, secondo il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti. Le azioni delle grandi aziende quotate in borsa nel settore agricolo hanno registrato quasi tutte una flessione.

Archer Daniels Midland ha perso quasi il 9%, Tyson Foods quasi il 6%, mentre le azioni di Intrepid Potash e Mosaic, produttori di prodotti chimici agricoli, sono scese di circa il 10%. “Gli agricoltori non perderanno solo quote di mercato”, ha aggiunto Sheldon. “I loro ricavi diminuiranno perche’ i prezzi delle materie prime caleranno, e gli agricoltori stanno gia’ affrontando una pressione sui margini in questo momento”.

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