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Guardie venatorie agricole in campo contro la peste suina in Toscana

Gli agricoltori saranno dispiegati in prima linea nel controllo della fauna selvatica e nel contrastare l’avanzare della peste suina al resto del territorio provinciale. Al termine di un percorso iniziato più di un anno fa, Coldiretti Toscana può mettere finalmente in campo la sua “task force” di Guardie Venatorie Volontarie locali così come previsto dall’articolo 52 della legge regionale 3/1994.

Sono 45, in tutta la regione, le guardie volontarie risultate idonee ed abilitate che possono intervenire su tutto il territorio, in qualsiasi momento della giornata, sotto il coordinamento del corpo di Polizia Provinciale, per contenere l’emergenza legata ai danni connessi alla fauna selvatica. Cinghiali in primis ritenuti responsabili di circa l’80% dei danni alle coltivazioni agricole, con perdite economiche stimate in oltre 20 milioni di euro nell’ultimo decennio . Le colture più colpite includono uva, mais, cereali, legumi e ortaggi. Oltre ai danni agricoli, la presenza massiccia di cinghiali ha causato problemi di sicurezza pubblica, con un aumento degli incidenti stradali, 13 nel 2024, e rischi per la salute umana. “La legge regionale mette in campo uno strumento che Coldiretti ha ritenuto di dover assolutamente sfruttare per dare risposte alle imprese agricole. I danni alle nostre aziende derivanti dalla fauna selvatica rappresentano un problema enorme che dobbiamo fronteggiare. Il numero di cinghiali, 300 mila secondo le più recenti stime, è ormai fuori controllo: la diffusione della peste suina è collegata anche alla diffusione di questa specie che rappresenta un problema non solo per gli agricoltori, ma anche per la biodiversità, la sicurezza stradale e sanitaria – spiega Letizia Cesani, Presidente Coldiretti Toscana – Le nostre guardie volontarie venatorie che hanno raggiunto l’abilitazione dopo un percorso di formazione supportato dalla nostra federazione, possono partecipare agli abbattimenti di controllo richiesti dalle nostre aziende, coordinate dalla Polizia Provinciale, rafforzando in questo modo la tempestività e l’efficacia di tali interventi rispetto al passato”.

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