I prodotti agricoli a marchio Fai sbarcano in Qatar con il premier Conte
Un angolo di Italia, con i saperi e i sapori delle eccellenze agroalimentari, è sbarcato nel Qatar. Coldiretti, la maggiore organizzazione agricola italiana ed europea, grazie all’accordo con Filiera agricola italiana ha avviato una collaborazione con Lulu group, una delle principali catene della grande distribuzione che opera in 31 paesi compreso il Qatar. Nel paese arabo dunque sarà possibile acquistare i prodotti tipici della dieta mediterranea dalla pasta, all’olio extravergine d’oliva fino alla frutta tutti rigorosamente made in Italy garantiti dal marchio Fai ”Firmato dagli agricoltori italiani”. Lo spazio riservato da Lulu alle migliori produzioni nazionali è stato inaugurato dal premier Giuseppe Conte, in occasione della visita in Qatar, assieme al vicepresidente nazionale di Coldiretti, David Granieri. D’altra parte i rapporti commerciali tra i due paesi stanno subendo una accelerazione e l’interscambio ha raggiunto 2,6 miliardi di euro nel 2018 con una crescita a due cifre rispetto all’anno precedente. Particolarmente interessante l’impennata dell’agroalimentare tricolore che in dieci anni ha registrato un balzo di oltre il 290%. Nel 2018, secondo i dati di InfoMercati Esteri , l’Italia ha venduto in Qatar 6,6 milioni di prodotti agricoli, 27 milioni di prodotti alimentari e 5,21 milioni di bevande per un totale di circa 39 milioni, con un incremento soprattutto per prodotti agricoli e bevande. A quota 15 milioni l’export di legno, prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili) e articoli in paglia. La dieta Mediterranea sta conquistano i consumatori del Qatar al traino soprattutto dell’olio d’oliva e della frutta fresca e trasformata con un flusso di export cresciuto rispettivamente del 691% e del 540%. Negli ipermercati del paese arabo è ora possibile – spiega Coldiretti – trovare anche riso, formaggi, salse, sughi, pasta, miele, dolci, biscotti, spumante analcolico e, presto, arriverà anche il pecorino. Con l’iniziativa della Coldiretti si renderà infatti più strutturale l’offerta del vero alimentare italiano. E si toglierà spazio ai prodotti falsi che con un fatturato nel mondo che ha ormai sfondato i 100 miliardi erodono i redditi dei nostri produttori. |