Imprese più competitive con i giovani alla guida
Le imprese condotte da giovani agricoltori under 35 anni sono il 7,5% del totale delle 703.975 imprese agricole italiane censite al 31 dicembre 2023 ma concorrono però al 15% dell’economia del settoresecondo il Rapporto 2024 Giovani e Agricoltura dell’ Ismea. La ricchezza generata mediamente da un’impresa agricola giovanile è pari a 82.500 euro, valore superiore del 65% rispetto alla media di tutte le aziende che è pari a 50.000. Le aziende giovanili sono infatti più grandi e con un maggior grado di innovazione rispetto alla media nazionale con una maggior propensione ad investire dei giovani agricoltori con una quota che è salita al 48% nel 2023. Il valore per ettaro generato dalle imprese giovanili italiane è pari a 4.500 euro, il doppio rispetto a quello europeo e francese, ma superiore anche al valore medio unitario generato da un’impresa giovane tedesca e soprattutto spagnola. Questo deriva dalla maggiore specializzazione dell’Italia in coltivazioni ad elevato valore aggiunto e di alto pregio (ortofrutta, floricoltura, viticoltura in primis). A pesare sulla presenza di imprenditori under 35 in agricoltura è il declino demografico dell’Italia che è il Paese più vecchio d’Europa con il problema dello scarso turnover generazionale che accomuna tutti i settori economici dove la presenza di imprese under 35 si è ridotta del 12,4% dal 2018 al 2023. In agricoltura le imprese under 35 resistono meglio e a fine 2023 quelle iscritte nei registri delle Camere di Commercio ammontavano a 52.717, in calo dell’8,5% negli ultimi cinque anni. Una flessione in parte motivata dalla generale tendenza al ridimensionamento del numero totale delle aziende agricole attive e in parte alle difficoltà di insediamento causate dal costo elevato dei terreni e dal difficile accesso al credito a causa del rialzo dei tassi, nonostante le agevolazioni concesse a livello nazionale e comunitario. Le Regioni in cui si concentra nel 2023 la presenza di giovani imprese agricole condotte da under 35 sono nell’ordine la Sicilia (6237), la Puglia (5463) e la Campania (5176), il Veneto (3681) e il Piemonte (3549). Negli ultimi 5 anni si è verificato un aumento solo in Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Abruzzo e Veneto mentre nel resto delle Regioni si registrano flessioni più evidenti in Campania, Molise, Lazio, Calabria, Sardegna, Umbria e Basilicata. IMPRESE AGRICOLE CONDOTTE DA UNDER 35 PER REGIONE 2023 QUOTA % VAR. % 2023/2018 Friuli Venezia Giulia 864 1,5 +9,4 Trentino Alto Adige 2356 4,5 +8,2 Abruzzo 1549 2,9 +3 Veneto 3681 7 +2,1 Puglia 5463 10,4 -0,3 Emilia Romagna 2464 4,7 -0,7 Liguria 984 1,9 -1,1 Valle d’Aosta 151 0,3 -5 Lombardia 3287 6,2 -5,4 Toscana 2660 5 -6,2 Sicilia 6237 11,8 -7 Piemonte 3549 6,7 -8,6 Marche 1394 2,6 -10,8 Basilicata 1702 3,2 -11,4 Umbria 1117 2,1 -12 Sardegna 3495 6,6 -13,6 Calabria 3115 5,9 -17,7 Lazio 2913 5,5 -18,2 Molise 560 1,1 -22 Campania 5176 9,8 -22,4 TOTALE ITALIA 52717 100 -8,8 Fonte: Elaborazioni Ismea-RRN su dati Istituto Tagliacarne- Infocamere |
Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni
Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.