Con l’etichetta d’origine crollano le importazioni di latte (-17,2%)
Domanda mondiale vivace, buon andamento delle esportazioni italiane di formaggi, ripresa dei consumi delle famiglie e crollo delle importazioni di latte in cisterna (-17,2% in volume pari a oltre 230mila tonnellate in meno rispetto al 2016). Sono alcuni dati dell’identikit Ismea del mercato lattiero caseario nel 2017. La flessione dell’import è diventata ormai strutturale ed è favorita da una buona disponibilità di prodotto. Un trend sicuramente agevolato dalla richiesta di latte made in Italy per effetto dell’entrata in vigore dell’etichetta con l’obbligo dell’indicazione dell’origine della materia prima per Uht e formaggi. Nei primi mesi del 2018 il report evidenzia però un primo segnale di rallentamento dei prezzi e un aumento dei costi nelle stalle per l’impennata del 14% delle quotazioni dei mangimi soprattutto per quanto riguarda le farine proteiche per le turbative sul mercato internazionale.
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