In calo le semine di grano duro
Al momento è prevedibile una diminuzione delle superfici coltivate a grano duro con un calo stimato del 6-7% rispetto ai 1,177 milioni di ettari dello scorso anno, che sale al 10% in regioni come la Puglia e la Sicilia, a causa delle bassissime rese registrate in particolare in Sicilia a causa della siccità con il raccolto 2024 ma anche nella difficile situazione dei mercati e dell’aumento dei costi di produzione. E’ quanto emerge dall’analisi dell’ufficio Grandi Colture di Coldiretti dalla quale si evidenzia che l’impatto delle importazioni dalla Turchia e dal Canada si traduce in prezzi non remunerativi nonostante la qualità dell’offerta. Secondo i dati della DG Agri della Commissione Europea da luglio 2024 a gennaio 2025 sono state importate 480.000 tonnellate di frumento duro dal Canada, il 71% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Vale la pena ricordare che dal Canada arriva grano coltivato con tecniche vietate in Italia in pre raccolta (uso del Glifosate) con la mancanza di reciprocità che penalizza il raccolto nazionale e sulla per la quale si sta battendo in Europa la Coldiretti. Per quanto riguarda il grano tenero si stima invece una superficie stabile rispetto alla scorsa campagna in cui si erano registrati 520mila ettari |
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