In Italia calano del 30% le importazioni di insetti da “consumo umano”
In Italia sono stati importati 9.640 chili di insetti o loro derivati ad uso alimentare nel 2024 in calo del 30% rispetto ai 13.700kg del 2023.E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi ai primi dieci mesi dell’anno dai quali si evidenzia che gli italiani non sembrano aver apprezzatoe questa novità a tavola. La commercializzazione di insetti a scopo alimentare è stata resa possibile in Europa dall’entrata in vigore dal primo gennaio 2018 del regolamento Ue sui “novel food” che permette di riconoscere gli insetti sia come nuovi alimenti che come prodotti tradizionali da paesi terzi. In occasione dell’arrivo sul mercato dei primi prodotti a base di insetti Coldiretti aveva chiesto che la loro presenza fosse indicata in etichetta poiché il consumo di questi insetti può causare reazioni nelle persone allergiche ai crostacei e agli acari della polvere. Un appello a cui era seguita la firma di quattro decreti per assicurare la necessaria trasparenza ai consumatori. Oltre ad essere lontanissimi dalla cultura gastronomica nazionale, l’introduzione degli insetti nelle diete solleva importanti interrogativi riguardo alla salute e alla sicurezza alimentare. Questo perché potenzialmente allergenici e perché la maggior parte di questi insetti vengono prodotti e trasformati in Paesi extra-UE, come Vietnam, Thailandia e Cina, che da anni occupano le prime posizioni nelle classifiche per il numero di allarmi alimentari. |
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