il Punto Coldiretti

In mezzo milione al Villaggio della Coldiretti a Napoli

Sono oltre mezzo milione le presenze nei tre giorni del Villaggio Coldiretti di Natale in piazza Municipio a Napoli, il più grande mercatino natalizio realizzato per il ponte dell’Immacolata per dare la possibilità cittadini e turisti di acquistare le migliori specialità contadine dalla Campania e da tutta Italia da mettere sotto l’albero o portare in tavola per le Feste. E’ il bilancio stimato dalla Coldiretti a conclusione della grande festa di popolo con duecento stand tra mercati degli agricoltori, aree del gusto, street food, agriasili, animali della fattoria, orti, fattorie didattiche, agrichef, laboratori, nuove tecnologie e workshop, presso i quali è stato possibile degustare, apprendere, giocare e divertirsi al fianco di decine di migliaia di agricoltori, con i menu salva tasche per un pasto completo a base di prodotti 100% italiani al prezzo di 8 euro.

Alla tre giorni del Villaggio Coldiretti con il presidente Ettore Prandini e il segretario generale Vincenzo Gesmundo e assieme a Ettore Belelli, presidente di Coldiretti Campania, non sono mancate le personalità del mondo politico come il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, Luca De Carlo, Presidente Commissione Agricoltura del Senato, Paolo De Castro, Parlamentare Europeo, Stefano Patuanelli presidente del gruppo M5S al Senato, Paolo Russo di Azione, Vincenzo De Luca, Presidente Regione Campania, Gaetano Manfredi, Sindaco di Napoli, l’Arcivescovo emerito di Napoli Cardinale Crescenzio Sepe, il vescovo ausiliare di Napoli, monsignor Francesco Beneduce, Matteo Lorito, Rettore, Università degli Studi di Napoli Federico II, Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente Univerde il presidente di Symbola Ermete Realacci, Rosario Trefiletti, presidente Centro Consumatori Italia, Roberto Weber, Presidente Ixe’, Felice Adinolfi, Università di Bologna, Alberto Villani, Pediatra Bambin Gesù, Università Tor Vergata, Ciro Napoli,Direzione Investimenti Area Campania, Sardegna e Adriatica Rfi, Massimiliano Cattozzi, Responsabile Direzione Agribusiness Intesa Sanpaolo, Cesare Trippella, Head Of Leaf Eu At Philip Morris International, Gaetano Evangelisti: Responsabile Associazioni, Stakeholder E Politiche Territoriali Enel Italia, Vinicio Vigilante, Amministratore Delegato Gse, Luigi Scordamaglia, ad Filiera Italia, Mario Faro, Presidente Nazionale Consulta del Florovivaismo Coldiretti, Giuseppe Ambrosio, Direttore Generale e Presidente GdL Unesco, Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare, Antonio D’Avino, Presidente Nazionale Fimp, Ruggiero Francavilla,  Ordinario di Pediatria Azienda Universitaria Ospedaliera del Policlinico di Bari, Giuseppe di Mauro, Presidente Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale Sipps, Felice Casucci, Assessore al Turismo Regione Campania, Stefano Pisani, Sindaco Pollica, Carmine Pignata Coordinatore regionale Città dell’Olio Campania, Vincenzo Savino, vice sindaco di Tramonti, Presidente Città del Vino, Dominga Cotarella, Presidente Nazionale Terranostra, Fabrizio Capaccioli, Amministratore Delegato Asacert, Maddalena Fossati Dondero, Direttore “La Cucina Italiana” e promotrice candidatura Unesco “La cucina italiana tra sostenibilità e diversità bioculturale”, Rosanna Romano, Direttore Generale per le politiche culturali e il turismo, Flavia Sorrentino, Vice Presidente del Consiglio comunale di Napoli, Nicola Caputo, Assessore Agricoltura Regione Campania. Non sono mancati “big” dello spettacolo come Anna Falchi, Massimiliano Ossini, Vittorio Brumotti.

Il Villaggio si è aperto con la giornata dedicata all’anniversario dell’iscrizione dell’arte del pizzaiuolo napoletano come patrimonio dell’Unesco, con l’allestimento della pizzeria degli orrori, con le più assurde versioni di pizza censite nei cinque continenti, da quella con il serpente a quella con la zebra o il canguro. Ma protagonista della kermesse napoletana è stato anche il Natale, con il più grande mercatino natalizio d’Italia e i consigli per i cesti gastronomici e l’albero perfetto.

La fondazione Campagna Amica ha donato oltre 10 tonnellate di prodotti tipici di alta qualità, dalla pasta alla frutta e verdura, dall’olio extravergine alla carne e al pesce, dai salumi ai formaggi raccolti nel villaggio grazie all’iniziativa di solidarietà la “spesa sospesa”. I pacchi verranno distribuiti alla Caritas di Napoli per sostenere le famiglie in difficoltà. Anche il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop ha donato 100 chili di mozzarella di bufala campana Dop al giorno, il cui ricavato è stato devoluto in beneficenza.

Sono migliaia i bambini poi che hanno partecipato alle attività nella maxifattoria didattica e nell’agriasilo promosse dalle donne della Coldiretti, dove hanno imparato ad impastare il pane, a zappettare l’orto e a riconoscere le diverse varietà di piante il tutto con l’assistenza dei tutor e delle agritate della Coldiretti e di Campagna Amica. Amatissimi dai più piccoli anche gli animali della fattoria negli spazi dell’Aia, l’Associazione italiana allevatori, ma anche quelli del florovivaismo.

In tantissimi hanno seguito le lezioni di economia domestica e i rimedi antichi per donne moderne promosse dalle imprenditrici agricole della Coldiretti con la nuova leader Mariafrancesca Serra. Per i giovani l’appuntamento clou è stato, invece, nella tenda Generazione Agricoltori con il delegato nazionale Enrico Parisi, con uno spazio del Ministero dello Sport. Iniziative anche dei Coldiretti senior guidati dal presidente Giorgio Grenzi.

A Napoli la manifestazione si è svolta in modo assolutamente regolare, con i massimi livelli di sicurezza nonostante la straordinaria partecipazione di pubblico, grazie alle forze dell’ordine, al Prefetto di Napoli Michele Di Bari e al Questore Maurizio Agricola, con polizia, carabinieri, guardia di finanza, aeronautica militare, corpo dei vigili urbani, vigili del fuoco, protezione civile e carabinieri forestali che hanno garantito il regolare svolgimento, coadiuvati da sistemi di controllo all’avanguardia, messo a loro disposizione da Coldiretti, con droni e sistemi di video sorveglianza ad alta risoluzione.

La salute delle giovani generazioni rispetto ai disturbi alimentari è stata al centro delle lezioni di educazione alimentare promossa da Campagna Amica con i pediatri della Fondazione Bambino Gesù. Spazio anche alla tutela delle produzioni agroalimentari con l’Icqrf. Ma non sono mancati spettacoli di intrattenimento con concerti e rappresentazioni tradizionali, oltre al concerto della Fanfara dei Carabinieri e della banda dei Vigili del Fuoco.

Molto apprezzati i menu a 8 euro con il meglio del Made in Italy a tavola, dove sono stati gettonatissimi gli ziti spezzati con ragù di maialino nero casertano alla napoletana, la carne ca’ pummarola, lagane e ceci di Cicerale, lardiata con Pomodorino del Piennolo, pasta fagioli e cozze o polpo alla Luciana, ma anche la carne 100% italiana della braceria, il pesce a km zero, l’agrigelato e tutto lo street food Made in Italy. Preso d’assalto anche il grande mercato di Campagna Amica con oltre un centinaio aziende – prosegue la Coldiretti – che hanno proposto il meglio della Campania e del resto d’Italia a tavola dai formaggi ai salumi, dal miele alle verdure fino alle confetture, con uno spazio dedicato all’agricoltura biologica. Folla di visitatori anche per l’Oleoteca e l’Enoteca con le degustazioni di cocktail all’extravergine, vino e birra agricola. Ma anche per le attività che si sono svolte nella scuola di cucina di Campagna Amica con i Cuochi Contadini.

“Il Villaggio di Napoli è stata una grande occasione per far conoscere la biodiversità e la sostenibilità dell’agricoltura italiana e di quella laziale in particolare, un modello basato sulla distintività e la qualità del made in Italy agroalimentare, lo spirito imprenditoriale dei giovani agricoltori e le frontiere dell’innovazione” ha dichiarato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “i cittadini ancora una volta hanno potuto toccare con mano i primati dell’agricoltura nazionale che dobbiamo ora difendere e sostenere contro la crisi scatenata da guerra e rincari ma anche da modelli alimentari sbagliati e pericolosi”.

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