In ripresa i listini Ue di latte, bene anche l’Italia
La ripresa della domanda mondiale ha risollevato il settore del latte e dei formaggi nella Ue. Secondo il report dell’Ismea a trainare in alto i prezzi è stata in questi primi mesi del 2019 la forte richiesta di latte in polvere della Cina che ha riportato in tensione i prezzi dei derivati europei , con una crescita dei listini del latte scremato in polvere di oltre il 48% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. I prezzi del latte alla stalla nella Ue si sono attestati su 34,8 euro /100 litri, con un incremento dell’1% rispetto al primo trimestre 2018. In ripresa, secondo l’analisi, anche i listini italiani con i prezzi alla stalla, in media nei primi tre mesi, a 40,6 euro/100 litri, in salita del 10% sul 2018. A sostenere le quotazioni l’obbligo di indicare in etichetta l’origine del latte che garantisce al consumatore la massima trasparenza sullo scaffale e che gioca a favore del prodotto garantito made in Italy. La redditività degli allevatori però nel 2018 ha sofferto a causa dell’aumento del 7% dei costi di produzione soprattutto per l’impennata dei costi dei mangimi (+9%) e dei prodotti energetici (+6%). Ismea segnala anche un incremento dell’export di mozzarella e formaggi, in particolare grattugiati (+7,2% in valore e 5,3% in quantità) A tirare soprattutto i mercati Ue (Francia , Germania e Gran Bretagna), mentre si sono ridotte le spedizioni negli Stati Uniti che si confermano comunque il terzo paese di destinazione per i formaggi made in Italy. Sul fronte dell’import si registra un aumento in quantità, ma una flessione degli esborsi. Giù gli acquisti di latte in cisterna (-1,1% sul 2017). |
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