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Infrastrutture informatiche: dal 20 settembre le domande per il credito d’imposta su investimenti del 2021

Definiti modalità di applicazione e fruizione, istruzioni e termini per l’invio della Comunicazione per l’accesso al credito di imposta del 40% a favore delle reti di imprese agricole e agroalimentari per gli investimenti finalizzati alla realizzazione e all’ampliamento di infrastrutture elettroniche volte al potenziamento del commercio elettronico realizzati dal 2021 al 2023, in attuazione dell’articolo 1 comma 131 della legge di Bilancio n. 178 del 30 dicembre 2020.

Per quanto riguarda gli investimenti del 2021, la comunicazione va inviata dal 20 settembre al 20 ottobre 2022. Per gli investimenti realizzati nelle altre annualità la comunicazione delle spese ammissibili va trasmessa dal 15 febbraio al 15 marzo dell’anno successivo a quello di realizzazione degli investimenti. Le modalità di applicazione del beneficio del 40% del credito di imposta per le spese sostenute per la realizzazione o l’ampliamento di infrastrutture informatiche volte al potenziamento del commercio elettronico sono state pubblicate dall’Agenzia delle entrate con Provvedimento del 20 maggio 2022. Ne dà notizia il Mipaaf che precisa che il provvedimento è stato condiviso con il ministero per gli aspetti relativi alla normativa sugli aiuti di Stato e pertanto il credito di imposta non può superare 50.000 euro, in ciascuno dei periodi d’imposta di spettanza del beneficio.

Il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate chiarisce che il credito di imposta è riconosciuto per i periodi di imposta dal 2021 al 2023 alle reti di imprese agricole e agroalimentari, anche costituite in forma cooperativa o riunite in consorzi o aderenti ai disciplinari delle “strade del vino”.

Sono ammesse all’agevolazione fiscale le spese per realizzare o ampliare le infrastrutture informatiche finalizzate al potenziamento del commercio elettronico in particolare per migliorare la vendita a distanza fuori dai confini nazionali e per favorire le esportazioni.

Il credito di imposta del 40% e nel limite di 50mila euro è concesso alle piccole e medie imprese che operano nella produzione primaria di prodotti agricoli. Per investimenti realizzati dalle grandi imprese che operano nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli il limite è di 25mila euro. Limite di 50mila euro nell’arco di tre esercizi finanziari dell’importo degli investimenti realizzati in ciascuno dei periodi oggetto dell’agevolazione, per piccole e medie imprese agroalimentari.

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