Interventi settoriali Op ortofrutta da rivedere
Il Masaf (MInistero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste) ha convocato il 5 giugno scorso una riunione relativa agli scenari che si prospettano per il settore ortofrutticolo. Fatta la premessa che le prossime proposte della Commissione sull’Ocm dovrebbero riguardare il rafforzamento del ruolo dell’agricoltore nella Filiera, anche attraverso una riforma della normative sulle pratiche sleali, senza toccare l’impianto consolidato del Sistema delle OP ortofrutticole, il Masaf ha evidenziato come potrebbe esserci la possibilità di discutere di alcuni aspetti relativi agli interventi settoriali dell’ortofrutta. In particolare il ministero ha evidenziato alla Commissione alcuni punti critici emersi dal confronto con le rappresentanze agricole, che dovrebbero essere affrontati per rendere più rispondenti gli interventi dei piani operativi delle OP alle esidenze delle imprese agricole. In particolare: -l’attuale formulazione degli interventi e investimenti per le misure agro climatiche ambientali e della ricerca è limitante per il settore dei trasformati, precludendo la possibilità di effettuare investimenti finalizzati al risparmio energetico, alla riduzione del consumo di anidride carbonica nonché attività di ricerca e sviluppo innovative. -considerato che esistono altre tipologie di finanziamento per la ricerca e la sperimentazione (comunitarie, nazionali, regionali) che prevedono un miglior tasso di co-finanziamento, si rende necessario l’aumento dell’aiuto finanziario dei Programmi Operativi. -per perseguire più efficacemente gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2, degli sprechi alimentari e dei rifiuti plastici, è necessario consentire agli Stati membri di attuare interventi climatico-ambientali che supportino l’uso di materiali ecologici e/o imballaggi riutilizzabili, con un maggiore utilizzo di materiale ecologico e innovativo di origine vegetale, come le bioplastiche compostabili, che ridurrebbero l’impatto ambientale. Rendere ammissibile l’utilizzo di materiale plastico a durata annuale sia per l’esecuzione degli interventi di pacciamatura e di solarizzazione, che per consentire l’irrigazione a mezzo di sistemi aventi caratteristiche di efficienza e di risparmio idrico. -per l’irrigazione, le proposte di modifica richieste hanno lo scopo di rispondere efficacemente alle necessità del settore ortofrutticolo in considerazione dei mutamenti climatici (siccità, eccessiva piovosità, elevate temperature) che sistematicamente si registrano sul territorio. Si rende necessario, pertanto, adottare pratiche di irrigazione più efficienti (attraverso sistemi che hanno già raggiunto il livello minimo di consumo, come i sistemi di irrigazione localizzati a basso consumo idrico, sistemi a basso consumo/kg di prodotto). Semplificare la procedura di accesso agli investimenti sull’irrigazione, escludendo ai fini della dimostrazione del risparmio idrico la produzione di documentazione impegnativa che richiederebbe inoltre tempi molto lunghi, sia da parte delle Amministrazioni degli Stati Membri che degli operatori. In particolare, si dovrebbe rendere più flessibile il riferimento ai bacini idrografici sia perché il territorio nazionale non è interamente coperto da tali bacini, sia perché l’accesso ai suddetti dati è estremamente complesso e molto articolato; pertanto, gli operatori preferiscono non attuare questo tipo di investimento perdendo tuttavia delle opportunità di sviluppo. |
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