Investimenti nel settore vitivinicolo: entro il 30 aprile le domande
Solo per la campagna 2025/2026 si possono presentare entro il prossimo 30 aprile ( la data fissata dal decreto ministeriale n. 635212 del 2 dicembre 2024 è al 30 marzo) le domande di aiuto relativamente al sostegno previsto per gli investimenti per il settore vitivinicolo. Lo precisa la circolare Agea del 7 febbraio “Disciplina attuativa del settore vitivinicolo”. Si tratta dell’attuazione del regolamento Ue che prevede un contributo per investimenti materiali e/o immateriali in impianti di trattamento, in infrastrutture vinicole e negli strumenti di commercializzazione del vino diretti a migliorare il rendimento globale delle imprese, la competitività. Gli aiuti sono destinati alla produzione e/o alla commercializzazione dei prodotti anche per migliorare i risparmi energetici, l’efficienza globale e i trattamenti sostenibili. Sono ammesse a usufruire dei benefici le imprese impegnate in almeno una delle seguenti attività: a) produzione di mosto di uve ottenuto dalla trasformazione di uve fresche da esse stesse ottenute, acquistate o conferite dai soci, anche ai fini della sua commercializzazione; b) produzione di vino ottenuto dalla trasformazione di uve fresche o da mosto di uve da esse stesse ottenuti, acquistati o conferiti dai soci anche ai fini della sua commercializzazione; c) elaborazione, affinamento e/o confezionamento del vino, conferito dai soci e/o acquistato, anche ai fini della sua commercializzazione; sono escluse dal contributo le imprese che effettuano la sola attività di commercializzazione dei prodotti oggetto del sostegno; d) produzione di vino attraverso la lavorazione delle proprie uve da parte di terzi vinificatori, qualora la domanda sia volta a realizzare ex novo un impianto di trattamento o una infrastruttura vinicola, anche ai fini della commercializzazione. Ciascuna Regione adotta le proprie determinazioni per definire gli importi e gli interventi ammissibili. Possono ottenere i contributi anche le organizzazioni interprofessionali e i Consorzi di tutela riconosciuti. Il contributo per gli investimenti materiali o immateriali realizzati da micro, piccole o medie imprese è erogato nel limite massimo del 40% della spesa sostenuta che può arrivare al 50% nelle regioni “meno sviluppate”. Il contributo cala al 20% nel caso di impresa intermedia (meno di 750 occupati e al di sotto di 200 milioni di fatturato) che però sale al 25% se opera in Regioni di convergenza. Per le grandi imprese infine ( oltre 750 dipendenti e più di 200 milioni di fatturato) l’aiuto massimo è pari al 19% della spesa. Il termine ultimo per la realizzazione del progetto e la presentazione delle domande di pagamento di saldo per la sola campagna 2025/2026 è fissato al 30 giugno 2026. Gli agricoltori possono dunque recarsi presso gli Uffici della Coldiretti per la messa a punto delle domande. |
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