il Punto Coldiretti

Italia leader Ue per giovani agricoltori, +12% in 5 anni

I giovani sono al centro delle sfide future dell’agricoltura italiana. Sono oltre 56mila gli under 35 alla guida di imprese agricole, un primato a livello comunitario con uno straordinario aumento del +12% negli ultimi cinque anni. E’ quanto emerge da una analisi di Coldiretti su dati Infocamere al terzo trimestre 2019 presentata in occasione della consegna degli Oscar Green, il premio all’innovazione per le imprese che creano sviluppo e lavoro con i giovani veri protagonisti italiani del Green Deal. Una nutrita pattuglia di giovani che investono in innovazione e creatività e che riescono a coniugare modernità con tradizione. Si tratta – ha spiegato il segretario generale della Coldiretti, Vincenzo Gesmundo, in apertura della giornata,- di “un bacino di accelerazione della nostra classe dirigente”. I giovani sono quelli che hanno applicato la multifunzionalità scaturita dalla legge di orientamento. Gesmundo ha ricordato la “discontinuità fragorosa” della Coldiretti che dagli anni 90 ha girato il corso dell’agricoltura italiana e che ha riacceso le speranze. Il motore dell’innovazione – ha aggiunto il segretario generale – sono proprio le giovani imprese legate alla propria pertinenza familiare.

La vera innovazione – ha dichiarato la ministra delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Teresa Bellanova ricordando che il Governo con la nuova legge di bilancio ha finanziato gli investimenti 4.0 anche in agricoltura – sono i giovani. Riferendosi ai soldi dello Sviluppo rurale non spesi adeguatamente dalle Regioni ha chiarito che non chiederà un allungamento dei tempi per l’utilizzo delle risorse perché in questa fase si sta combattendo nella Ue per evitare i tagli alla Pac “ed è ridicolo chiedere di non ridurre i finanziamenti e non essere capaci di utilizzare le risorse stanziate”. Bellanova ha comunque promesso che il Mipaaf affiancherà le regioni che sono indietro nell’impiego dei fondi. La ministra ha quindi ribadito che l’agricoltura è il settore fondamentale per risolvere le crisi climatiche soprattutto nelle aree interne dove si dovrà favorire lo sviluppo della zootecnia che richiede la presenza dell’uomo. e dunque garantisce il presidio di quei territori. Ritorno alla terra, dunque – ha detto – ma non alla zappa, ma alle eccellenze e competenze. Bellanova si è soffermata anche su un tema delicato, quello dell’etichettatura a semaforo, “non amo i semafori – ha tagliato corto – neppure nelle strade”. Favorevole invece all’etichetta cosiddetta “a batteria” che indica la presenza del prodotto e la dose che fa bene alla salute “col semaforo invece si arreca un danno ai consumatori”. Sull’etichetta a batteria – ha annunciato – che c’è un’intesa con i ministeri della Salute, degli Affari europei e dello Sviluppo economico che esclude i prodotti a marchio Dop.

Il ministro dello Sport e delle Politiche giovanili , Vincenzo Spadafora, ha assicurato che una parte del fondo da 40 milioni per le politiche giovanili sarà dirottato ai progetti dell’agricoltura legati ai temi sociali. Spadafora ha anche sottolineato che i prossimi eventi sportivi che si svolgeranno fino al 2026, dalle Olimpiadi di Tokio a quelle invernali di Milano e Cortina, saranno una vetrina importante per l’agroalimentare made in Italy.

La leader dei giovani della Coldiretti Veronica Barbati ha riaffermato il sogno di tornare all’agricoltura degli under 35, ma ha anche denunciato gli ostacoli burocratici che bloccano chi vuole investire in campagna e per questo – ha detto – “siamo molto contrariati”.

Il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, ha toccato il tasto del reddito che “è alla base del percorso di successo. I contributi Pac – ha aggiunto – sono una voce importante del bilancio delle nostre aziende e vanno difesi”. Si è detto assolutamente d’accordo sul considerare la sostenibilità una sfida e un’opportunità, ma a condizione che le risorse stanziate non siano tolte all’agricoltura per dirottarle, ad esempio, al settore automobilistico. Una scelta che significherebbe non aver capito nulla. Tornando ai giovani, per Prandini rappresentano l’elemento su cui basare la crescita e l’arricchimento culturale. Quanto alla Coldiretti ha sostenuto che l’interesse è essere vicini alle istituzioni per costruire percorsi futuri. “Ci stiamo spendendo nel quotidiano – ha aggiunto – per essere presenti su tutte le tematiche e con mondi diversi”. L’obiettivo di medio lungo termine su cui punta Coldiretti sono i progetti di filiera necessari per riequilibrare i rapporti tra i soggetti. La funzione propositiva dell’organizzazione agricola è confermata anche dall’impegno contro le pratiche sleali “siamo stati gli unici a denunciare le aste a doppio ribasso e abbiamo ottenuto il risultato – ha concluso il presidente della Coldiretti – oggi non si fanno più”.

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