L’arte dei fiori, la creativita’ green di Martina Maiorano
Fiori per adornare giardini, ma anche per creare un’intesa con chi li acquista spiegando che portare una pianta verde o fiorita in casa vuol dire non solo abbellire gli spazi interni ed esterni, ma contribuisce a creare un ambiente più sano e vivibile. Perché le piante non solo si ammirano, ma si “respirano”. Magia dei fiori che possono dire e dare tanto. Fino a diventare “muse ispiratrici” dell’alta moda. Economia, creatività, voglia di confronto: tutto questo è Martina Maiorano, imprenditrice agricola pugliese, della provincia di Lecce, che ha ricevuto il premio “Amiche della terra, storie di donne che nutrono il pianeta” di Donne Coldiretti nella categoria “Dal Vivaio all’Atelier”. Due le donne protagoniste dell’aziende agricola di famiglia che è riuscita a creare un rapporto stretto tra “verde” e moda. Creatività è la parola d’ordine di Martina, imprenditrice di Donne Coldiretti, 33 anni, che conduce un’azienda florovivaistica. Lei architetto paesaggista e la madre, che ha studiato all’Accademia della moda, stilista. Insomma in famiglia si parla il linguaggio dei fiori per creare strutture architettoniche “green” o per rubare i colori dei ciclamini, dei gerani e della lavanda da “copiare” nelle stoffe per poi farne abiti da sogno. Come quello floreale, ideato dalla mamma di Martina, indossato a Parigi in una sfilata di haute couture e pubblicato sulla rivista di moda L’Officiel. Tutto questo racchiude l’azienda floricola nata nel 1988 a Nardò nello scenario suggestivo del Salento dove si producono piante perenni e annuali, dai crisantemi e ciclamini alle stelle di Natale, dalle piante aromatiche a quelle primaverili ed estive come la scaevola, la portulaca, la surfinia, la potunia. Trenta ettari di bellezza e profumi. Martina ha una giornata piena, disegna giardini e arreda con le piante e i fiori terrazze e balconi. Ma nulla è affidato al caso, tutto è frutto di studi meticolosi. “Occorre capire bene l’ambiente, valutare dimensione, esposizione e forme. Poi si procede con i progetti”. E così l’opera prende forma come gli abiti di sua madre, ma il suo lavoro non si conclude con la consegna chiavi in mano del “capolavoro”. Il rapporto con i clienti prosegue perché – spiega Martina – “fornisco loro consigli, suggerimenti”. Una perfetta tutor che non abbandona mai le sue creature verdi, ma è sempre pronta a prestare assistenza e “pronto soccorso”. Martina non nasconde però i problemi che quotidianamente deve affrontare. Intanto l’area geografica in cui opera è ristretta e lamenta che i giovani tendono a non acquistare né fiori né piante per il timore di non saperli curare adeguatamente. Gli anziani restano dunque i principali acquirenti, ma questo frena un po’ il mercato perché molto si concentra su prodotti tradizionali e più conosciuti. Lei comunque va avanti con il passaparola, chi scopre la sua creatività la comunica. Le massime richieste sono proprio in questo periodo. Al mercato di Taviano – dice – vedo costantemente diminuire la domanda di piante e fiori. La differenza la fa il mercato di Campagna Amica dove si spuntano prezzi migliori e dove si instaura un filo diretto con chi acquista. Al mercato di Taviano c’è molta concorrenza e rivalità e i listini si deprimono. Un altro problema che blocca l’attività è la Xylella. Con situazioni anche paradossali. Molte piante sono sotto sequestro perché portatrici del virus, per esempio, la lavanda che “noi produttori di Lecce e Brindisi non possiamo vendere, ma siamo invece autorizzati ad acquistarla a Bari che dista pochi chilometri e commercializzarla”. Comunque la Festa della mamma ha portato bene ”ho venduto tanto”. Martina lamenta anche la difficoltà ad allargare l’offerta: molto gettonate restano le piante “antiche”. Spesso si osa, ma a incidere oltre alla domanda è anche il clima:” sui fiori – sostiene- si gioca, come in Borsa”. A volte si vince, altre volte no. L’imprenditrice della Coldiretti lancia anche qualche proposta. Al Mercato di Campagna Amica ritiene sia possibile replicare per piante e fiori i laboratori su frutta e verdure diretti ai bambini, ma che nel caso del verde andrebbero indirizzati a chi acquista, alle persone adulte per spiegare le proprietà delle piante, la loro importanza, perché portano fresco e tolgono anidride carbonica. La sansevieria, una tra le tante, regala salutari boccate di ossigeno. L’azione di tutoraggio per Martina è fondamentale e strategica:” parlando e illustrando le proprietà dei prodotti del vivaio riesco anche a far innamorare le persone anziane di piante nuove”. La molla resta sempre l’entusiasmo perché per Martina le piante non sono solo un business, coltivare significa accudire, rispettare e difendere la natura, perché è da essa che deriva la vera ricchezza del Pianeta. |
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