Le idee dei giovani Coldiretti stupiscono il presidente Meloni, confronto Prandini-Vrecionova
Non poteva esserci conclusione migliore. I giovani agricoltori spesso evocati nel corso dell’evento “Agricoltura è” hanno incassato l’apprezzamento della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ha chiuso il 26 marzo la tre giorni in cui Coldiretti ha avuto un ruolo fondamentale. E sono stati proprio i giovani di Coldiretti che sono riusciti a stupire la premier con le loro idee intelligenti. Alcuni giovani agricoltori hanno infatti raccontato le proprie storie di innovazione imprenditoriale che stanno rivoluzionando il settore primario. Luca Ciacci, giovane imprenditore marchigiano ha donato al Presidente del Consiglio una crescia tricolore a base di ceci tipica della Pasqua ma ha anche fatto conoscere la sua produzione di agribarrette proteiche del tutto naturali particolarmente apprezzate dalla premier che ha definito l’idea molto intelligente. Meloni ha ascoltato con interesse anche il progetto agricoltura 4.0 con uso di droni per il monitoraggio e i trattamenti fino alla semina realizzato dall’azienda del 27enne Mattia Lusini. Insomma l’intelligenza nei campi riesce a superare anche quella artificiale. E alla necessità di creare un ambiente stabile e attrattivo per i giovani imprenditori agricoli si è appellata la presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, Veronica Vrecionova, in occasione del confronto con il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, alla presenza del segretario generale, Vincenzo Gesmundo. Prandini ha affermato che oggi in una fase segnata da tensioni internazionali bisogna parlare con chiarezza della Politica agricola comune (Pac) perché c’è il tentativo di mettere in discussione alcuni capitoli di spesa. Mantenere le risorse Pac è per Coldiretti un obiettivo prioritario, ma è anche fondamentale che “vadano a chi vive di agricoltura”. Prandini ha ribadito il no al fondo unico e ha sostenuto che il Parlamento Ue deve avere un ruolo centrale sulla questione del bilancio. L’agricoltura – ha ribadito – proprio in questo complesso momento geopolitico è sempre più un obiettivo strategico. La Pac – ha ricordato il presidente di Coldiretti – nasce con la finalità di accrescere il reddito delle imprese agricole e questa strategia non può cambiare. Il riarmo – ha aggiunto- è un capitolo diverso, non si possono utilizzare i fondi dell’agricoltura per armare l’Europa. E poi una provocazione ”mi auguro – ha detto – che i tempi della Ue governata da Timmermans siano un lontano ricordo” riferendosi alle politiche ambientaliste punitive nei confronti degli agricoltori che invece sono i veri custodi dell’ambiente. Anche per questa funzione strategica che si affianca alla sicurezza alimentare ai produttori va riconosciuta una giusta soddisfazione economica. Il cibo è un elemento di sicurezza per i Paesi. Ma deve offrire garanzie di qualità e salubrità ai consumatori. Per questo ha attaccato il Nutriscore che inganna i consumatori perché dà la patente di sicurezza alla diet coke o al red bull, mentre fa scattare la preoccupazione per olio d’oliva e latte. Coldiretti prosegue la battaglia per mettere in guardia dai cibi ultra formulati che contengono elementi chimici e che sono la principale causa di allergie e obesità. Coldiretti vuole che i consumatori siano correttamente informati e questo risultato è possibile solo con un’etichetta che indichi l’origine di tutti i prodotti valida in tutti i 27 Paesi della Ue. L’Italia rivendica i successi dell’agroalimentare in tutto il mondo confermati dai 70 miliardi di esportazioni grazie all’elevata qualità dell’offerta agroalimentare, ma denuncia anche il crescente giro d’affari dell’Italian sounding che ha raggiunto 120 milioni. Prandini ha affermato ancora una volta che Coldiretti non è contraria ai mercati aperti e neppure agli accordi di libero scambio, ma “va difesa la nostra identità e pretendiamo che sia riconosciuto il principio di reciprocità”. Il presidente di Coldiretti ha fatto riferimento al grano “quello italiano matura al sole, mentre quello importato dal Canada viene essiccato con prodotti chimici”. Così gli agricoltori italiani sono costretti a fronteggiare la concorrenza sleale. L’Organizzazione agricola chiede perciò un cambio di passo nella nuova Ue che metta al centro le imprese agricole. Non solo – ha spiegato Prandini – il sostegno della Pac ma condizioni che consentano che sia il mercato a premiarle. Coldiretti ha messo in conto di finire nel mirino delle multinazionali “non abbiamo lobbisti, ma i milioni agricoltori che chiedono risposte vere”. La presidente della Commissione agricoltura dell’Europarlamento ha dichiarato “le vostre idee sono le nostre”. Ha condiviso totalmente le critiche a Timmermans e ha ricordato di aver contestato con forza i provvedimenti sostenuti dall’ex vice presidente della Commissione Ue e infine un riconoscimento pieno ai prodotti alimentari italiani che ha definito “i migliori del mondo”. ![]() ![]() |
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