il Punto Coldiretti

Le storie di impresa in rosa delle Donne Coldiretti

Conto corrente in rosso ma investimenti super. Solo così si può andare avanti e vincere sui mercati. Con arance di altissima gamma  che stanno spopolando. La siccità, le bombe d’acqua  non hanno fermato Monica Solarino, 44 anni, imprenditrice agricola di Coldiretti  che  in provincia di Siracusa produce arance e frutta bio, ma anche prodotti trasformati eolio extra vergine di oliva. Con grinta e determinazione  anche  in questo anno segnato dalla siccità ha curato le sue splendide arance  biologiche come bambini, nutrendole con la massima cura . E i risultati ci sono. La pezzatura è perfetta  e le richieste  anche a prezzi soddisfacenti. Ma non si può stare mai tranquilli perché – spiega Monica – qualche giorno fa ci sono stati dei furti di arance in aziende vicine alla mia. Quella agricola è davvero un’attività che non offre garanzie a nessun livello né  per quanto riguarda il clima e  né sul fronte della sicurezza. E il pensiero corre ai colleghi  della Spagna colpita pesantemente da devastanti inondazione  con un elevato tributo di vite umane.

In Sicilia non ci sono stati drammi di quel livello, ma è stato per l’agricoltura un anno difficilissimo. Prima una siccità che sembrava non dover allentare mai la presa, poi la pioggia, ma a macchia di leopardo. “Tre ettari di impianti porta innesti assolutamente innovativi sono finiti sott’acqua – denuncia Monica – in tre ore sono caduti 1.100 litri di acqua”. E come dire piove sul bagnato. Perchè le aziende sono strozzate dai costi elevati. La sua  produce arance, limoni, pompelmi e altri frutti tutti rigorosamente bio.  E i concimi costano tanto. “Utilizzo alghe che arrivano dal Mar del Nord e quest’anno le ho pagate dieci euro in più”. L’azienda dispone di alcuni pozzi, ma il prelievo dell’acqua  quest’anno è stato particolarmente caro,  perché mai il livello è stato tanto basso e ha richiesto  più elettrovalvole e dunque elettricità.  Da febbraio è stato necessario ricorrere all’irrigazione. Negli anni sono stati realizzati investimenti anche nell’ energia pulita e da 16 anni è attivo in azienda il primo impianto  fotovoltaico. L’innovazione è la cifra dell’azienda in rosa che ha puntato  sui droni per controllare la salute delle foglie e anche la quantità di acqua da erogare. Ha adottato impianti di fertirrigazione  e il controllo delle malattie delle piante è tutto naturale, con lancio di coccinelle, ferormone per stroncare la mosca mediterranea e trappoline in arrivo dalla California. Spese? Tante. Come le soddisfazioni. Le arance della Solarino per il 98%  sono indirizzate ai mercati del Nord Europa , ma si è aperto anche uno spazio negli Emirati Arabi. E con le arance e l’altra frutta bio hanno conquistato sempre più Paesi anche marmellate e bucce d’arance. Il rapporto con i clienti dei diversi Paesi è diretto, tiene a sottolineare l’imprenditrice “senza intermediari”. Con una cura  personale per ogni acquirente che sia danese o tedesco, israeliano o degli Emirati.  Il target sono i negozi di nicchia, “perché nella Gdo si guarda solo al prezzo più basso senza valorizzare prodotti di altissimo pregio e unici”.

Ma andare avanti è sempre più duro. “Svolgo in azienda tutti i ruoli, coltivatrice, Ceo, magazziniere, è difficile trovare personale e spesso ci sentiamo abbandonati dallo Stato.  Per una imprenditrice di 44 anni come me non ci sono incentivi che si fermano a 40 anni, i prestiti sono difficili da ottenere, ora poi nella mia zona sono in aumento i furti dei frutti sulle piante, arrivano con tre quattro macchine in campo, ma io la spugna non la getto”.  Si era profilata un’occasione d’oro negli Emirati, allettante.  Per un attimo un pensierino Monica l’ha fatto, poi  però a vincere “è stato l’amore per la mia terra. Amo i miei campi, anche quando si allagano. Le mie arance sono la mia vita, questa Isola è la mia vita”. L’azienda che opera da 120 anni è la sua “Tara”  dalla quale trae ottimismo instancabilità, le cifre della sua attività. Produzioni di grandissima qualità e multifunzionalità.  Il territorio che si sposa perfettamente con il mercato internazionale e la più classica delle produzioni con le più innovative attività connesse in un connubio perfetto. Un mix vincente che non ha tolto il sorriso alla imprenditrice siciliana che continua a guardare con fiducia al futuro. L’altra parola è creatività. Polvere di arancia e di licopene due veri e propri elisir che vengono usati anche nella cosmesi.  Insomma la voglia di fare è tanta, per questo lancia un appello alle istituzioni” Date una mano a noi che ci crediamo”. Monica Solarino non si limita a produrre (al top) e a vendere, esporta la solarità della sua terra, ogni arancia è un concentrato della sua passione. Ma anche della sua grande fatica.

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