il Punto Coldiretti

Legge di Orientamento: i venti anni che hanno rivoluzionato l’agricoltura

Venti anni che hanno rivoluzionato l’agricoltura italiana. Dalla legge di Orientamento, varata con i suoi tre decreti legislativi il 18 maggio 2001 all’indomani dell’emergenza della “mucca pazza,” a oggi nella fase di ripartenza del dopo Covid. La Coldiretti ha scelto proprio il 18 maggio per celebrare la normativa che ha impresso una svolta all’attività agricola allargandone i confini  e soprattutto saldando agricoltori e consumatori.

Alla giornata celebrativa (immortalata anche da un annullamento filatelico che farà restare l’evento nella catena filatelica) con il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini e il segretario generale, Vincenzo Gesmundo, hanno partecipato  il presidente di Univerde, Alfonso Pecoraro Scanio che da ministro dell’Agricoltura ha condotto al traguardo la legge, i ministri della Salute, Roberto Speranza, delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, del Turismo, Massimo Garavaglia, il vice direttore generale della Fao, ex ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina, il direttore generale del Crea, Stefano Vaccari, il presidente di Poste Italiane, Bianca Maria Farina, la sindaca di Roma, Virginia Raggi , il Magnifico Rettore dell’Università Federico II di Napoli, Matteo Lorito e Antonio Noto di Noto Sondaggi.

Al centro le nuove opportunità offerte dalla legge di Orientamento che, come ha sottolineato Prandini, ha favorito l’accesso dell’attività ai giovani agricoltori grazie alla possibilità di  diversificare e aprirsi alla società creando un rapporto diretto con i consumatori e svolgendo un nuovo ruolo di “divulgatori”  anche nei confronti dei turisti stranieri delle bellezze dei nostri territori e della biodiversità. L’Italia ha colto infatti la grande sfida del rapporto con il consumatore che si basa sulla massima trasparenza e dunque sull’indicazione dell’origine della materia prima  su tutti i prodotti alimentari.

La multifunzionalità ha aperto nuove finestre e oggi la Coldiretti è in prima linea per spingere le imprese a rafforzare i meccanismi sostenibili per essere sempre più distintivi e per ottenere un ritorno economico L’agricoltura sostenibile – ha aggiunto Prandini – garantisce  infatti maggiori redditi. Sostenibilità e biodiversità – ha affermato- danno la possibilità alle aziende agricole di misurarsi con tante attività, dall’agriturismo, all’enoturismo allo street food. Senza dimenticare le attività legate al sociale.

Ora, dopo il Covid e con le riaperture, si presentano nuove opportunità. A partire dagli agriturismi con un cittadino su cinque che vuole trascorrere vacanze rurali. Ma la Coldiretti non si ferma. Con il Recovery plan si aprono nuove sfide  e tra gli obiettivi c’è quello di raggiungere entro dieci anni l’autosufficienza alimentare. In primo piano anche il tema del lavoro che – ha spiegato Prandini – va posto in discussione a livello dell’Unione europea per garantire un maggiore equilibrio della Politica agricola comune in un quadro di coesione sociale. Una scelta in linea con la lotta al caporalato  che la Coldiretti ha condiviso  dal primo momento.

Lo spartiacque  del nuovo modo di fare agricoltura è stata la legge di Orientamento senza la quale- ha evidenziato Gesmundo – avremmo perso la caratteristica della biodiversità e non avremmo avuto il successo della vendita diretta e dei mercati di Campagna Amica che hanno raggiunto un giro d’affari di 4 miliardi.

E’ stata tolta la “camicia di forza” ai produttori agricoli che sono diventati così produttori di cibo  con un nuovo ruolo sociale. E, proprio grazie alla storica legge e a quello che  ha reso possibile negli ultimi venti anni, l’agricoltura arriva preparata alla transizione ecologica.

Pecoraro Scanio ha ricordato come sia stato possibile in soli 44 giorni esercitare la delega e mettere in campo tre decreti legislativi che hanno trasformato il coltivatore in imprenditore agricolo multifunzionale vincendo l’opposizione dell’agroindustria. Un percorso che ha visto la Coldiretti in totale solitudine sostenere con forza la nuova causa.

Ma i risultati sono evidenti. E oggi l’agricoltura ruota un gioco da protagonisa. Secondo  il  ministro Speranza la stagione che si apre deve puntare su investimenti diretti all’agricoltura di qualità e al servizio sanitario nazionale universale. Il ministro ha individuato nella Coldiretti un punto di riferimento del Paese e nella progettazione del nuovo disegno dell’Italia e della Ue – ha detto- “possiamo contare sulla Coldiretti per quello che rappresenta ogni giorno sul territorio”.

La sindaca Raggi ha ribadito la spinta importante che arriva  dall’agricoltura nella Provincia di Roma con un fatturato che supera mezzo milione di euro. Ha ricordato l’investimento di 25 milioni per la riqualificazione dei mercati rionali di Roma e ha evidenziato l’eccellenza dei mercati di Campagna Amica apprezzati dai cittadini e inseriti anche nelle guide turistiche con San Teodoro che rappresenta un fiore all’occhiello della Capitale.

Il cambio di passo emerge anche dalle valutazioni dei cittadini con l’83% degli intervistati dal sondaggio Coldiretti/Notosondaggi  che considera fondamentale il settore  e importante per il rilancio economico, il 66%  denuncia la scarsa attenzione delle istituzioni e il 77% considera  insufficienti i guadagni dei produttori. E il 35% consiglierebbe al figlio di cimentarsi in agricoltura. Così come cresce il numero di cittadini che dichiarano di voler vivere in campagna: 4 su dieci.

Il ministro Patuanelli ha evidenziato la validità del nuovo sistema nato con la legge di Orientamento che ha promosso  un modello di filiera contraddistinta dalla qualità e dalla riduzione di sprechi. Ha ricordato le attività che rendono le aziende poliedriche e multifunzionali dall’agriturismo alla vendita diretta in cui Coldiretti – ha detto – rappresenta un punto di forza. E sul turismo anche il ministro Garavaglia ha evidenziato la capacità di una legge di favorire la configurazione dell’offerta stimolando l’agriturismo, una vacanza speciale che colpisce i sensi.

Il rettore dell’Università Federico II ha confermato l’appeal del settore tra i giovani con la crescita degli iscritti alle Facoltà di agraria provenienti dai licei, così come il boom della facoltà di Scienza della gastronomia mediterranea più gettonata di Ingegneria.

Martina ha indicato  la multifunzionalità scaturita dalla legge del 2001 come un modello per disegnare la multifunzionalità a livello globale dei prossimi 20 anni che deve incrociare il Welfare.

Se il successo di una legge di misura dai numeri allora l’Orientamento ha centrato il bersaglio. In 15 anni – ha detto Vaccari – è cresciuto il peso delle attività multifunzionali sulla plv agricola passando dai 6 miliardi del 2005 ai 12,5 miliardi.

Anche il presidente di Poste Italiane, infine, ha messo in luce il cambiamento del modello di business, ma ha anche auspicato un maggior ricorso alle assicurazioni e ha invitato a fare sistema puntando su uno strumento assicurativo pubblico-privato che possa garantire gli agricoltori anche da eventi estremi sempre più ricorrenti con i cambiamenti climatici.

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