il Punto Coldiretti

Maltempo, subito il piano invasi e la legge sul consumo di suolo

Dalla denuncia alla proposta. In occasione della Premiazione del Concorso fotografico “Obiettivo Acqua”( promosso da Anbi, Coldiretti e Univerde), il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, ha affermato che non è più solo il tempo dei resoconti dei danni provocati dal maltempo: “Occorre farsi carico di un progetto propositivo per un piano invasi che consenta di immagazzinare l’acqua e distribuirla quando serve per l’uso agricolo, ma anche nell’interesse generale della collettività, per usi civili, energetici e per le attività a carattere industriale”.

Prandini ha espresso apprezzamento per mostra fotografica sulla grande bellezza dei nostri paesaggi e ha ribadito il ruolo strategico dei Consorzi di bonifica: ”Senza la loro presenza non ci sarebbe solo l’elenco dei danni, ma territori devastati che non consentirebbero di parlare delle eccellenze agroalimentari”. Il presidente della Coldiretti ha sottolineato la centralità delle risorse idriche per garantire la qualità dei cibo made in Italy che dipende anche da qualità e quantità dell’acqua.

E a chi accusa l’agricoltura italiana di essere la maggiore utilizzatrice di acqua ha replicato in primo luogo che i diversi sistemi produttivi del nostro Paese non consentono confronti con l’utilizzo d’acqua del Nord Europa e che in ogni caso l’80% dell’acqua impiegata in agricoltura viene restituita pulita. Al contrario di quella utilizzata dalle altre attività produttive che deve subire processi di depurazione.

Prandini ha poi ribadito la necessità che sia mantenuto all’Anbi il primato della gestione del sistema dei Consorzi di bonifica. Dall’emergenza acqua a quella del consumo del suolo. “La legge sul consumo del suolo – ha detto il presidente di Coldiretti – è ferma da troppi anni. Non siamo contro l’edilizia che è uno dei motori dell’economia, ma bisogna puntare su un’edilizia diversa che punti al recupero delle bellezze in abbandono. Se oggi si rileva un rallentamento della speculazione edilizia è solo perché il settore è in crisi”. Da qui l’invito a ritornare a una progettazione con obiettivi medio lunghi.

Anche per il presidente dell’Anbi, Francesco Vincenzi, bisogna puntare su un nuovo modello di sviluppo basato sulla valorizzazione del territorio e sull’agroalimentare, invertendo la rotta sul consumo del suolo. Vincenzi ha ricordato la funzione chiave dei consorzi nell’efficientamento dell’uso delle acqua con le indicazioni su come e quanto irrigare tenendo conto del valore ambientale dell’acqua a cui si deve molto anche per il primato italiano in Europa per la biodiversità. Per l’Anbi occorre infrastrutturare il Paese perché oggi gli invasi raccolgono solo il 10% dell’acqua da distribuire nei periodi di siccità.

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