Manovra, fondi per calamità e prestiti cambiari
Mai come oggi abbiamo lavorato con le istituzioni per garantire quelle misure che negli anni abbiamo ottenuto e il cui depotenziamento ci porterebbe ad essere meno competitivi a livello internazionale, mettendo a rischio il ruolo importante che il settore agricolo può giocare per la crescita del Pil. E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini all’incontro con la premier Giorgia Meloni in occasione della convocazione delle parti sociali sulla legge di bilancio. Il rifinanziamento nella Manovra del fondo per l’acquisto di beni di prima necessità e del fondo indigenti sono misure essenziali per sostenere le famiglie più in difficoltà che hanno effetti positivi a caduta anche sulle imprese agricole. Dinanzi agli effetti sempre più dirompenti dei cambiamenti climatici è poi importante l’istituzione di un fondo contro le calamità emergenziali in agricoltura – ha continuato il presidente della Coldiretti – così come la misura relativa ai prestiti cambiari agevolati per le piccole e medie imprese operanti nel settore ortofrutticolo. Certo, sarebbero state importanti anche le proroghe di misure disciplinate da ultimo dalla legge di bilancio per il 2023 (esenzione Irpef per i redditi dominicali ed agrari, decontribuzione per giovani imprenditori neoinsediati), rimaste fuori dalla Manovra per la mancanza di risorse adeguate. Il fatto è che in una difficile situazione macroeconomica il Governo ha ritenuto – ha spiegato Prandini – di dover impiegare gran parte delle risorse derivanti dal ricorso all’indebitamento per sostenere le fasce più deboli della popolazione anche con interventi per il mantenimento di un buon livello della sanità pubblica. |