il Punto Coldiretti

Mattarella inaugura la prima Giornata Coldiretti dell’educazione alimentare

Un fiore appuntato da una bambina sulla giacca del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che, accompagnato dal presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, e dal segretario generale Vincenzo Gesmundo, ha inaugurato nella tenuta presidenziale di Castelporziano l’11 giugno la prima festa dell’educazione alimentare nelle scuole promossa dalla Coldiretti. Ma anche tanti bambini festosi che davanti a Mattarella si sono cimentati in attività agricole e culinarie.

E’ questa la fotografia che resterà della prima giornata dedicata all’educazione alimentare nelle scuole. Una festa animata da centinaia di bambini di tutte le scuole italiane con un forte significato. Al centro infatti la funzione strategica dell’educazione alimentare per formare le nuove generazioni. Un impegno che vede la Coldiretti da anni in prima linea. Le fattorie didattiche della Coldiretti hanno coinvolto negli ultimi venti anni oltre dieci milioni di bambini.

Un’offerta di servizi educativi per l’infanzia tanto più strategica in questa fase segnata dalla pandemia che ha pesato soprattutto sui più piccoli costretti a una vita in casa. La festa a Castelporziano ha significato dunque riaprire alla vita, agli incontri, all’aria aperta, riscoprire il bello dell’attività agricola e del rapporto con gli animali, dalle mucche agli asinelli. Un’azione importante riconosciuta dal presidente Mattarella e dai ministri e autorità che hanno preso parte alla giornata.

Il presidente Mattarella dopo la visita al “Campo scuola Coldiretti”, ha rivolto un saluto ai vertici della Coldiretti, ai ministri delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, della Salute, Roberto Speranza e al Consigliere speciale e Vice Direttore generale aggiunto della Fao, Maurizio Martina. Ma ha soprattutto evidenziato la funzione dell’educazione alimentare “argomento di fondamentale importanza – ha detto – per la nostra vita e per il futuro”. Ha anche sottolineato che il successo dell’iniziativa della Coldiretti è nell’entusiasmo dei ragazzi: ”le speranze per il futuro sono ben riposte”.

Il Presidente ha poi aggiunto che è doveroso offrire ai giovani occasioni per riflettere e comprendere come procedere nel futuro. Ed è importante un impegno adeguato e concreto di riflessione sulla educazione alimentare.

Prandini ha espresso un sentito ringraziamento al presidente Mattarella per la prima festa dell’educazione alimentare svolta in un contesto unico “ nel posto più bello e nel momento più importante per il Paese” Prandini ha ricordato che il progetto sull’educazione alimentare è cruciale nella visione della Coldiretti che nelle sue oltre tremila fattorie didattiche ha incontrato in venti anni più di 10 milioni di studenti.

Per insegnare a scegliere cibi sani e puliti, ma anche la difesa dell’ambiente e il senso dell’accoglienza. E’ un’offerta formativa a tutto tondo finalizzata anche a divulgare il nuovo ruolo degli agricoltori strettamente connessi ai consumatori. Campagna amica – ha aggiunto Prandini – è la rete di vendita diretta più estesa al mondo che ben esprime i principi della multifunzionalità, della biodiversità, in una parola del cibo come bene comune.

Il presidente di Coldiretti ha ribadito inoltre la necessità di rafforzare la sovranità alimentare e il modello di sviluppo sostenibile. Puntare sulle nuove generazioni per insegnare a mangiare in modo corretto è una delle priorità della Coldiretti che, con i suoi produttori in questi periodi bui segnati dall’emergenza Covid, non ha mai smesso di lavorare fornendo prodotti di qualità e garantendo serenità ai cittadini. Un’azione che si affianca anche al forte impegno nei confronti dei bisognosi a cui ha distribuito oltre 6 milioni di chili di cibo.
Un ringraziamento infine al ministro Patuanelli per l’impegno che sta profondendo nel contesto europeo “per evitare di compromettere ciò che ci distingue, la qualità”.

Il ministro delle Politiche agricole, nel suo intervento, ha sottolineato come l’educazione alimentare rivolta alle nuove generazioni sia fondamentale per il processo di transizione ecologica e ha ricordato i progetti finanziati dal ministero per le mense biologiche che favoriscono l’educazione alimentare e tagliano le spese delle famiglie, ma anche le iniziative che beneficiano dei fondi Ue come frutta e latte nelle scuole che garantiscono agli studenti una dieta varia ed equilibrata in linea con i principi della Dieta Mediterranea.

La dieta, premiata dall’Unesco, incarna un modello di alimentazione sostenibile e uno stile di vita sano che riduce l’impatto ambientale. Promuovere questi valori, secondo Patuanelli, è il ruolo centrale dell’educazione alimentare nelle scuole per portare a scelte consapevoli. Da qui l’auspicio che la Festa diventi un appuntamento fisso.

Il ministro Bianchi, da parte sua, ha messo in luce i valori che la terra incarna e ha anche evidenziato la svolta di questi ultimi anni: “per anni lavorare la terra era considerato un residuo del passato, oggi è la frontiera dell’innovazione”. E l’educazione alimentare – ha aggiunto è “il pilastro della nuova scuola fatta di vita insieme e di solidarietà”. Agricoltura significa esplorare i mondi, gli animali, i semi, è un elemento fondamentale di educazione civica perché “il cibo nutre corpo e anima”.

Martina ha interpretato la giornata organizzata dalla Coldiretti come un “simbolo di ripartenza”, educare al cibo – ha detto – significa educare alla cittadinanza e alla vita, perché il cibo è identità, ma è anche la chiave per aprire le porte alla conoscenza di altri uomini”. Martina ha anche spiegato come la pandemia abbia aggravato l’emergenza fame nel mondo con oltre 130 milioni in più di persone malnutrite che si aggiungono ai 700 milioni registrati prima del Covid, mentre un terzo della produzione viene buttata e nelle stesse aree dove c’è malnutrizione c’è anche obesità.

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