Meno antibiotici negli allevamenti italiani
Si riduce l’impiego di antibiotici veterinari negli allevamenti italiani. E’ quanto si evince dai dati di vendita dei medicinali veterinari, risultati del progetto Esvac, pubblicati dal ministero della Salute. Lo studio ricorda che dal 16 aprile 2019, l’Italia si è dotata del sistema informativo di tracciabilità dei medicinali veterinari e dei mangimi medicati, che comprende anche la ricetta elettronica veterinaria (Rev). Il settore veterinario infatti concorre al raggiungimento dell’obiettivo generale di contrasto al fenomeno della resistenza agli antibiotici. I dati coprono sia le vendite di antibiotici autorizzati per l’uso in animali produttori di alimenti, inclusi gli equini che in animali da compagnia. Per le vendite si registra una riduzione rilevante delle formulazioni farmaceutiche pari al 12,8% nel 2017 rispetto all’anno precedente che arriva al 23,2% se confrontata con il 2018. Il report registra dunque un calo generale per tutte le classi terapeutiche, con una flessione più marcata delle vendite della classe delle polimixine (66% nel 2017 e 48.3% nel 2018) rispetto al 2016. La riduzione totale arriva all’82% se si considera il periodo 2010-2018. Nel 2018, le principali classi vendute continuano a essere le tetracicline (29,8%), le penicilline (28,1%) e i sulfamidici (13.1%) che, insieme, rappresentano il 71% delle vendite totali |
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