Mercosur: Agrobusiness Brasile, preoccupati per misure unilaterali UE
L’agrobusiness brasiliano, che nel 2024 ha esportato prodotti per 165 miliardi di dollari, è favorevole all’accordo Ue-Mercosur ma teme “misure unilaterali” del blocco dei 27, che possano trasformare un’opportunità in una tagliola. Un esempio su tutti, spiega all’ANSA Sueme Mori,direttrice delle Relazioni internazionali della Confederazione nazionale brasiliana (CNA), è il regolamento sulla deforestazione dell’Ue. “L’agricoltura brasiliana è sempre stata favorevole all’apertura commerciale. Il fatto che siamo altamente competitivi sul mercato internazionale ci pone in una posizione propensa ai processi di apertura, compreso l’accordo Mercosur-Unione Europea. Ciò che ci preoccupa è la possibilità che l’accordo non si traduca in un reale ampliamento dell’accesso commerciale a causa delle misure unilaterali dell’Unione Europea. Ne è un esempio è il regolamento sulla Deforestazione, che doveva entrare in vigore nel 2025, e continua a subire rinvii. Di fatto è una legge che vieta l’ingresso di prodotti provenienti da sette filiere, tra cui allevamento, soia, caffè, cacao, legno, da aree agricole avviate dopo il 2020, anche se frutto di deforestazione legale. Un provvedimento che esclude numerose produzioni”, spiega la responsabile della Cna. D’altra parte, Mori evidenzia come l’Ue abbia “già avuto il suo processo di espansione agricola”, mentre in Brasile questo “processo è ancora in corso”, incluso in Amazzonia, dove preservando l’80% dell’area del bioma, è possibile aprire nuove aree di coltivazione. “Il Brasile è in fase di espansione agricola e ha una legislazione che consente l’apertura di fattorie per la produzione in conformità con le sue leggi, che in gran parte sono comprese nel Codice Forestale. E ciò che l’Unione europea esige con questa misura – evidenzia – non dipende dal rispetto delle leggi, ma dalla data limite del 2020 che ci viene imposta in modo unilaterale”. Ma a preoccupare i produttori del Brasile è anche la regolamentazione del capitolo delle salvaguardie dell’accordo, con soglie e meccanismi molto restrittivi, che limitano molto il campo di azione dei produttori del Mercosur. Un capitolo su cui le trattative restano aperte. Secondo la Coldiretti e Filiera Italia infatti l’accordo con il Mercosur deve essere vincolato a precise garanzie sul rispetto del principio di reciprocità degli standard produttivi e su controlli puntuali su tutti i prodotti agroalimentari che entrano in Europa, se non vogliamo mettere a rischio la salute dei consumatori e il futuro delle filiere agroalimentari. Nei primi nove mesi del 2025 sono scoppiati 130 allarmi alimentari nei Paesi Ue legati all’importazione di prodotti alimentari dal Mercosur, di cui oltre un terzo legati proprio alla carne, secondo un’analisi Coldiretti su dati Rasff. |
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