il Punto Coldiretti

Missione inglese per Coldiretti e Filiera Italia

Missione inglese per Coldiretti e Filiera Italia, presenti a Londra con una ampia delegazione di imprese associate per il workshop sull’agroalimentare promosso dal Governo con la partecipazione del Presidente di Coldiretti Ettore Prandini, del Segretario Generale Vincenzo Gesmundo e dell’Amministratore Delegato di Filiera Italia Luigi Scordamaglia. Coldiretti e Filiera Italia hanno portato alcuni dei campioni dell’agroalimentare italiano, che da soli rappresentano un fatturato di circa 20 miliardi, per incontrare i buyer delle principali catene distributive e i più importanti importatori inglesi.

“L’iniziativa è parte integrante della nuova politica di internazionalizzazione avviata da Coldiretti per presidiare tutti i principali appuntamenti internazionali e raccontare, promuovere valorizzare la produzione agroalimentare italiana per individuare nuove opportunità di mercato in modo da contrastare anche il crescente fenomeno del falso Made in Italy a tavola che ruba all’Italia ben 120 miliardi di euro all’anno e centinaia di migliaia di posti di lavoro” ha spiegato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini.

“Il Regno Unito ha ripreso a crescere dopo la Brexit e l’incontro con i principali buyer è essenziale per accelerare tale trend considerando che circa il 95% dei consumatori inglesi acquista i prodotti italiani nei principali supermercati. Come Filiera Italia non intendiamo fermarci qui ma con un gruppo di nostre aziende intendiamo realizzare una piattaforma distributiva nel Paese in grado di coprire l’ultimo miglio contribuendo a colmare il deficit oggi esistente nella logistica che penalizza soprattutto le pmi italiane” ha ricordato l’Amministratore Delegato di Filiera Italia Luigi Scordamaglia.

Con un balzo del 10% in valore delle esportazioni di cibo e vino Made in Italy nel primo bimestre del 2023 (dopo il record storico di 4,2 miliardi fatto segnare nel 2022) la Gran Bretagna si classifica al quarto posto tra i partner commerciali del Belpaese per cibo e bevande dopo Germania, Stati Uniti e Francia.

Nel 2022 le esportazioni di vino in Uk hanno sfiorato gli 812 milioni di euro (+9% rispetto all’anno precedente) con il Prosecco che pesa in valore per quasi la metà di tutte le bottiglie finite sulle tavole d’Oltremanica. A seguire le salse e le conserve di pomodoro per 328 milioni, i formaggi, dal Grana Padano al Parmigiano Reggiano, per 321 milioni di euro, frutta e verdura per 267 milioni, conserve di verdura e ortaggi per 145 milioni e le marmellate per 80 milioni che fanno registrare un balzo del +63% rispetto all’anno precedente.

Una curiosità riguarda poi le uova, prodotto base per il classico breakfast all’inglese insieme alla pancetta: nell’ultimo anno la Gran Bretagna ha importato dall’Italia quasi 23 milioni di uova e solo a gennaio 2023 sono già oltre 4 milioni quelle arrivate dal Belpaese, quasi quintuplicate rispetto allo stesso mese dello scoro anno (+362%).

 

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