Nocciole: import record nel 2019, partono i lavori per il nuovo piano di settore
La ripresa dei lavori del tavolo corilicolo e il rilancio del comparto attraverso la predisposizione di un nuovo piano per il settore delle nocciole sono stati al centro di una videoconferenza convocata dal Ministero delle Politiche agricole. Nel 2019 le importazioni di nocciole sgusciate sono cresciute a 59,2 milioni di chilogrammi, record assoluto (basti pensare che nel 2009 ne venivano importate 30,3 milioni di chilogrammi), con ben 37,8 milioni di chilogrammi importati dalla Turchia, 11,9 dal Cile e 5,7 dall’Azerbaigian. Tra il 2010 ed il 2019 la superficie coltivata a nocciole in Italia sarebbe passata da circa 71.000 ettari a 86.725 ettari (dati Istat), mentre si registra una forte attività di stimolo alla realizzazione di nuovi impianti di superfici consistenti, anche in zone di pianura, pure in regioni precedentemente non interessate dalla corilicoltura. Questa situazione, con l’aumento delle importazioni, nonostante la crescita degli impianti in Italia, in assenza di un obbligo di tracciabilità delle nocciole utilizzate nei derivati (tranne poche, meritorie industrie che volontariamente dichiarano l’origine delle nocciole lavorate), rischia di dare un immagine ingannevole dei derivati, con le nocciole nazionali che frequentemente vengono tagliate, miscelate o sostituite con quelle di importazione. Coldiretti ha chiesto che il nuovo piano di settore sia predisposto verificando l’effettiva superficie attualmente coltivata ed il potenziale produttivo derivante, ponendo tra gli obiettivi una maggiore trasparenza dell’origine delle nocciole utilizzate nei trasformati e commercializzate sgusciate. |