il Punto Coldiretti

Ocm Vino: ecco le istruzioni per la misura Investimenti della campagna 2022/2023

Con le istruzioni operative n. 39 pubblicate il 27 aprile l’Agea indica modalità e condizioni per accedere agli aiuti comunitari relativi all’Ocm Vino, Misura investimenti relativamente alla campagna 2022/2023. Beneficiari dell’aiuto sono le microimprese e le piccole e medie imprese. Il contributo erogabile non può superare il 40% della spesa effettivamente sostenuta.

Nelle Regioni/PA in obiettivo convergenza, il contributo può salire fino al 50%. I limiti massimi sono ridotti al 20% se l’investimento è realizzato da una impresa “intermedia” che occupi meno di 750 dipendenti o il cui fatturato annuo non superi i 200 milioni di euro. Tali imprese, nelle regioni o Province autonome in obiettivo convergenza beneficiano di un contributo maggiorato fino al 25% delle spese sostenute.

E infine per le grandi imprese ( più di 750 dipendenti e fatturato di oltre 200 milioni) il contributo massimo è del 19%.

Le attività ammesse al contributo sono:

a) la produzione di mosto di uve ottenuto dalla trasformazione di uve fresche da esse stesse ottenute, acquistate, o conferite dai soci, anche ai fini della sua commercializzazione;

b) la produzione di vino ottenuto dalla trasformazione di uve fresche o da mosto di uve da esse stesse ottenuti, acquistati o conferiti dai soci, anche ai fini della sua commercializzazione; c) l’elaborazione, l’affinamento e/o il confezionamento del vino conferito dai soci, e/o acquistato anche ai fini della sua commercializzazione (sono escluse dal contributo le imprese che effettuano la sola attività di commercializzazione dei prodotti oggetto del sostegno);

d) la produzione di vino attraverso la lavorazione delle proprie uve da parte di terzi vinificatori qualora la domanda sia rivolta a realizzare ex novo un impianto di trattamento o una infrastruttura vinicola, anche ai fini della commercializzazione .

Ok all’aiuto anche per le organizzazioni interprofessionali e i Consorzi di tutela per la registrazione dei marchi collettivi delle denominazioni.

Il sostegno – spiegano le istruzioni Agea – è riconosciuto per gli investimenti materiali e/o immateriali in impianti di trattamento, infrastrutture vinicole nonché strutture e strumenti di commercializzazione del vino. Il sostegno è diretto a migliorare il rendimento globale dell’impresa e la competitività , in termini di adeguamento della domanda al mercato e di miglioramento dei risparmi energetici e della sostenibilità.

Con questa misura si punta ad aumentare il valore aggiunto delle produzioni; favorire l’innovazione e l’introduzione di tecnologie innovative; migliorare i risparmi energetici e l’efficienza energetica globale; valorizzare le produzioni di qualità.

Gli investimenti devono essere mantenuti in azienda per un minimo di cinque anni dalla data del pagamento.

Le domande vanno presentate entro il 15 novembre del 2022, salvo eventuali proroghe del Mipaaf.

I progetti che hanno ottenuto il via libera ai contributi devono essere realizzati nelle regioni che hanno assunto la delega per le attività afferenti l’istruttoria e i controlli delle domande di pagamento saldo entro il 31 agosto 2023 se si tratta di investimenti annuali, mentre per quelli di durata biennale la scadenza è il 15 luglio 2024 (termine presentazione domanda di pagamento saldo). Nelle Regioni/PA che non hanno assunto la delega× gli investimenti di durata annuale dovranno essere realizzati entro e non oltre il 15 luglio 2023, mentre per quelli di durata biennale la scadenza è il 15 luglio 2024 (termine presentazione domanda di pagamento saldo ).

L’Agea ricorda che sia per quanto riguarda i progetti di durata biennale 2022/2023 sia per le domande di pagamento anticipo e saldo, questi possono essere ammessi solo in applicazione delle disposizioni transitorie e che non vi è alcun automatismo per accedere all’aiuto dalla campagna 2022/2023 al regime transitorio (dal 16 ottobre 2023). L’ammissibilità al finanziamento all’aiuto potrà essere effettiva solo a seguito dell’assolvimento delle condizioni previste al paragrafo b) comma 7) articolo 5) del regolamento Ue 2021/2117 al 15 ottobre 2023, quali – precisa l’Agenzia – l’aver sostenuto almeno il 30% delle spese rispetto alla spesa complessiva ammessa ed aver realizzato parzialmente il progetto.

In caso contrario scatterà la decadenza della domanda di aiuto.

La presentazione delle domande di pagamento anticipo e la rispettiva liquidazione deve avvenire inderogabilmente entro e non oltre la campagna di presentazione della domanda di aiuto. Pertanto, per la campagna 2022/2023 le domande di pagamento anticipo, corredate dalla apposita garanzia/cauzione fidejussoria, potranno essere presentate dal 1° marzo 2023 e non oltre il 31 agosto 2023.

Gli uffici territoriali della Coldiretti sono a disposizione per l’adempimento delle pratiche e per fornire tutti i chiarimenti.

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
2008 © Copyright Coldiretti - powered by BLUARANCIO S.p.A. | Redazione contenuti

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi