Ok al Decreto emergenze, tutte le misure dalla Xylella ai contratti
Approvato in Commissione agricoltura della Camera un pacchetto di emendamenti al decreto “emergenze agricole” che da lunedì 15 aprile sarà all’esame in Aula. Interventi anche per rafforzare i contributi per gli olivicoltori colpiti dalla Xylella fastidiosa. Ai 100 milioni per il 2019 approvati dalla Conferenza Stato Regioni di cui 48 dal Cipe e il resto a carico del Psr pugliese, si aggiunge un fondo per realizzare un “Piano straordinario per la rigenerazione olivicola del Salento” che dispone di 150 milioni per il 2020 e 150 per il 2021. Inoltre è stabilito che basterà una semplice comunicazione per l’espianto volontario di olivi in zona infetta da Xylella. Per la ripresa produttiva dei frantoi della Puglia pesantemente colpiti dalle eccezionali gelate che si sono verificate dal 26 febbraio al 1° marzo 2018 e che dunque hanno determinato un calo del fatturato sono stati stanziati 8 milioni per contributi in conto capitale. Sono stati previsti anche interventi per il settore suinicolo con l’istituzione di un Fondo con un budget di 1 milione per il 2019 e 4 milioni per il 2020. L’obiettivo è di fronteggiare la perdita di reddito degli allevatori, garantire la massima trasparenza nella formazione dei prezzi formulati dalle Commissioni uniche nazionali (Cun), rafforzare i rapporti di filiera e la promozione dei prodotti suinicoli verso il consumatore, migliorare qualità e benessere animale, promuovere l’innovazione anche attraverso il sostegno a contratti di filiera e organizzazioni interprofessionali. Sempre in favore della zootecnia via libera alla movimentazione in tutta Italia dei capi bovini nonostante l’emergenza del virus Lingua Blu. Si interviene in favore dei settori in emergenza anche con la definizione delle modalità di concessione del contributo per la copertura dei costi sostenuti per gli interessi sui mutui accesi a fine dicembre 2018. Il contributo ai produttori di latte ovino e caprino, agli imprenditori del settore olivicolo-oleario e agli agrumicoltori viene concesso in misura proporzionale rispettivamente al numero dei capi posseduti nel momento in cui è stato stipulato il mutuo, alla media produttiva (documentata) degli ultimi 3 anni e per gli agrumi alla media produttiva sempre degli ultimi 3 anni. Viene concessa la possibilità di anticipare gli aiuti Pac entro il 31 luglio di ciascun anno agli agricoltori penalizzati da avverse condizioni atmosferiche, da gravi patologie fitosanitarie e da crisi di settore. E infine si interviene anche sul fronte previdenziale. Per gli anni 2019 e 2020 ai lavoratori agricoli a tempo determinato, che siano stati per almeno cinque giornate alle dipendenze di imprese agricole ricadenti nelle aree colpite dagli eccezionali eventi meteorologici a partire da ottobre 2018 in Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Toscana, Sardegna, Sicilia, Veneto e Province autonome di Trento e Bolzano e che abbiano usufruito degli interventi compensativi a valere sul Fondo di solidarietà nazionale, è riconosciuto ai fini previdenziali e assistenziali, in aggiunta alle giornate di lavoro prestate, un numero di giornate necessarie al raggiungimento di quelle lavorative effettivamente svolte nell’anno precedente. Per i successivi due anni agli stessi lavoratori è riconosciuto lo stesso numero di giornate accreditate nell’anno precedente. |
Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni
Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.