il Punto Coldiretti

Olio, dopo la protesta Coldiretti 100 mln dal Governo per il piano Xylella

E’ arrivata nel giro di ventiquattro ore la risposta alle richieste avanzate dagli agricoltori della Coldiretti scesi in piazza davanti Montecitorio, a Roma, il 12 febbraio per denunciare una situazione drammatica tra il dimezzamento del raccolto nazionale di olio di oliva provocato dai danni del gelo e l’avanzata della Xylella che ha già distrutto milioni di ulivi.

Il giorno successivo, il 13 febbraio, è stato approvato finalmente, come richiesto dalla Coldiretti, il Piano anti Xyella in Conferenza Stato-Regioni dopo i ritardi accumulati per i rinvii della regione Puglia. Sul piatto sono stati messi 100 milioni di euro, sbloccati grazie all’incontro del 7 dicembre 2018 tra il Presidente della Coldiretti, Ettore Prandini e una delegazione della Coldiretti Puglia, guidata dal Presidente regionale, Savino Muraglia con il Ministro per il Sud, Barbara Lezzi.

Alla cabina di regia del Fondo sviluppo e coesione l’esponente del Governo ha ufficializzato il trasferimento di 30 milioni di euro da quel fondo al ministero dell’Agricoltura per il contrasto al fenomeno della Xylella che saranno spesi attraverso il Psr. A questi soldi si aggiungeranno altri 70 milioni a valere sulla futura programmazione del Fondo sviluppo e coesione stesso, dopo il rifinanziamento disposto con legge di Bilancio.

Il piano ha acceso i riflettori anche sulla situazione dei frantoi ed è stato dato spazio al sostegno dell’ammodernamento degli impianti di molitura e a supporto della rottamazione degli impianti, per le aziende che vogliono dismettere o riconvertire l’attivita, come richiesto da Unaprol e Coldiretti. Nel Salento sono 491 i frantoi operanti, di cui 251 in provincia di Lecce, 143 a Brindisi e 97 a Taranto, territori dilaniati dalla Xylella Fastidiosa che ha minato profondamente l’intero tessuto produttivo olivicolo e oleario.

E sulle gelate è stato annunciato il DL per far rientrare la Puglia tra le regioni che hanno subito calamità naturali e così anche le aziende pugliesi potranno accedere alla 102 e al Fondo di Solidarietà Nazionale. Qualunque strumento il Governo adotterà per risolvere la questione gelate serve fare presto e avere tempi certi, per recuperare le mancanze della Regione Puglia che ha inviato in ritardo la richiesta di declaratoria di calamità naturale.

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