il Punto Coldiretti

Ortofrutta: firmata l’intesa strategica sul porto di Ravenna

E’ stato firmato al Macfrut di Rimini il protocollo di intesa fra Coldiretti, l’Autorità portuale di Ravenna, la Regione Emilia Romagna e il Comune di Ravenna per l’avvio del progetto ‘Farm to port’, per la valorizzazione del porto di Ravenna come scalo logistico commerciale di riferimento per prodotti ortofrutticoli Made in Italy a livello nazionale e con il resto del mondo.

Il progetto punta anche a ridurre l’impatto ambientale intervenendo sul traffico delle zone più congestionate, migliorando l’accessibilità ai servizi hub e la capacità di stoccaggio per potenziare la capacità di esportazione delle piccole e medie imprese (PMI) agroalimentari italiane con un rafforzamento della capacità logistica dei mercati all’ingrosso anche grazie a una maggiore digitalizzazione. Per il Porto di Ravenna, considerato infrastruttura strategica e “Fulcro della logistica nazionale e centroeuropea” si prevedono interconnessioni con le reti ferroviarie, stradali e di navigazione interna, la creazione di nuove aree logistiche con interventi di digitalizzazione e port security, nonché la realizzazione di un nuovo terminal e dell’impianto di trattamento dei materiali di dragaggio.

Nel piano anche interventi urbanistici per le piastre logistiche in destra e sinistra del canale su aree pubbliche e private per più di 320 ettari, con la costituzione di una “Zona Franca Doganale” (ZDF), la realizzazione di corridoi doganali e altre agevolazioni e semplificazioni nelle procedure amministrative e di controllo.

Si tratta di una scelta strategica per potenziare un sistema di movimentazione dei prodotti come quello italiano dove il trasporto su strada riguarda ancora l’88% delle merci, contro una media europea che supera di poco il 76%. Il risultato è che il Belpaese si posiziona al secondo posto per intensità dei trasporti su strada, dopo la Spagna (95%) e prima di Francia (87,9%), Germania (74%) e Paesi Bassi (51%).

“Occorre colmare il deficit logistico italiano che, per la carenza o la totale assenza di infrastrutture per il trasporto merci, costa la nostro Paese oltre 13 miliardi di euro con un gap che penalizza il sistema economico nazionale rispetto agli altri Paesi dell’Unione Europea” ha afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “il settore dell’ortofrutta può svolgere un ruolo di traino per l’export e l’obiettivo dell’intesa sul porto di Ravenna è proprio quello di consolidare e sviluppare i traffici di prodotti agroalimentari e ortofrutticoli con la creazione di un sistema fortemente interconnesso tra le aree produttive e la rete infrastrutturale nazionale ed europea per massimizzare la capacità logistica a servizio del Made in Italy”.

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