il Punto Coldiretti

Ortofrutta: fondi in arrivo per pere, kiwi e cambiali agrarie

“Risponde alla nostra richiesta di garantire liquidità immediata alle imprese, lo stanziamento di 10 milioni di euro di aiuti diretti per la crisi delle pere, di 2 milioni di euro per i kiwi e altri 20 milioni per le cambiali agrarie”. E’ il commento del presidente della Coldiretti Ettore Prandini sulle misure proposte al tavolo ortofrutticolo dal Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida che ha anche annunciato il potenziamento dei controlli sul settore ortofrutticolo e una forte campagna di comunicazione per contrastare il calo dei consumi.

“Nel piano di comunicazione è anche importante indirizzare meglio la campagna frutta nelle scuole con azioni di educazione alimentare orientate verso la stagionalità e il consumi di ortofrutta locale mentre per la promozione all’estero serve un strategia e un regia unica nazionale che non si può demandare alle regioni” ha continuato Prandini nel sottolineare che “sul lato delle importazioni servono più controlli e il blocco Ue per i prodotti provenienti da Paesi che dimostrano di non avere il controllo della situazione, come ad esempio Sudafrica con partite di agrumi contaminate da “macchia nera”. Preoccupano infatti – ha affermato Prandini – le emergenze e il rinvenimento di malattie ed insetti alieni contro i quali è necessario intervenire anche con la ricerca e l’innovazione a partire dal via libera alla nuova genetica green (Tea).

“E’ importante affrontare il tema della disponibilità di manodopera con una gestione dei flussi più efficiente partendo dal decreto triennale che abbiamo fortemente sostenuto e che può dare una grande mano tenendo conto che si passa dalle 14 mila unità di lavoro stagionale alle 82 mila del 2023 fino alle 90mila del 2025” ha continuato Prandini nel precisare che “alle imprese serve la certezza di poter avere a disposizione lavoratori regolari e di non subire la concorrenza sleale di chi sfrutta le persone”.

“Infine uno dei punti nevralgici del sistema è la necessità di aumentare l’aggregazione dell’offerta, migliorando nel complesso il sistema delle Op e Aop nazionali con il superamento delle distorsioni che stanno indebolendo il settore, rispetto a competitor come la Spagna che stanno crescendo molto più di noi e per questo – conclude Prandini – serve una regia nazionale più forte nell’indirizzare le risorse dell’Ocm ortofrutta, rendendole la base sulla quale costruire il rilancio e la competitività del settore”.

Le ripercussioni provocate da caro energia ed emergenza climatica, a partire dall’alluvione in Romagna, hanno colpito duramente i raccolti nazionali con un calo dei raccolti che arrivano al -63% per le pere. Una situazione che mette a rischio il futuro del frutteto Italia che negli ultimi 15 anni ha già perso 100 milioni di alberi, secondo l’analisi Coldiretti. Un patrimonio di 330mila aziende ortofrutticole presenti lungo la Penisola con 15 miliardi di euro di fatturato tra prodotto fresco e trasformato, pari ancora oggi al 25% del valore della produzione agricola nazionale.

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