Oscar bio: fino all’8 giugno le candidature per i premi Ue
Incentivare le coltivazioni biologiche: La Commissione Ue vuole fare pressing sui produttori per ampliare le superfici e lo fa anche istituendo gli Oscar, premi annuali che riconoscano l’eccellenza nella catena del valore biologico. I premi mirano a ricompensare gli attori biologici migliori e più innovativi, per il conseguimento della strategia dell’Ue sulla biodiversità e della strategia “Dal produttore al consumatore”. Per partecipare alla selezione è possibile candidarsi online dal 25 marzo fino all’8 giugno 2022, anche rivolgendosi alla Associazione delle imprese biologiche e biodinamiche della Coldiretti – Coldiretti Bio. La Commissione Ue, a seguito di accurata valutazione delle candidature, premierà le migliori iniziative il prossimo il 23 settembre 2022. Il premio prevede 8 categorie, due per gli agricoltori biologici, una riservata agli uomini e l’altra alle donne. Altre categorie sono la migliore Pmi biologica, il migliore rivenditore di alimenti e il miglior ristorante. Inoltre, saranno selezionati anche la migliore città, la migliore regione e infine il miglior distretto biologico. L’obiettivo è sensibilizzare i consumatori per aumentare la domanda di prodotti biologici, ma anche dimostrare che produrre bio può offrire importanti chance di reddito agli agricoltori I riconoscimenti sono uno degli interventi previsti dal Piano di azione per il biologico della Commissione Ue, che identifica gli strumenti per raggiungere gli obiettivi delle strategie europee. Tra questi l’aumento delle superfici coltivate a biologico fino ad arrivare al 25% della superficie totale coltivata al 2030. Secondo il commissario europeo, i piani strategici della Pac inviati dagli Stati membri e al momento sotto esame da parte della Commissione, riservano una attenzione molto particolare ai progetti relativi alle coltivazioni biologiche. In Italia il raggiungimento dell’obiettivo europeo è giù molto vicino con il 16% della Sau biologica già conquistato, rispetto al circa 8% dell’intera Europa, e con già 4 regioni che, con riferimento ai dati al 2020, hanno già raggiunto gli obiettivi europei del 25%.
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