“Parola d’ordine: mobilitazione permanente”
Intervista di Micaela Cappellini al presidente della Coldiretti Ettore Prandini pubblicata sul il Sole24ore del 25 gennaio 2025 Parola d’ordine: mobilitazione permanente. È questo il manifesto programmatico della Coldiretti per il 2025, votato dalla giunta e affidato al suo presidente, Ettore Prandini. Un presidio costante sui temi più urgenti come le assicurazioni, il giusto reddito, la prossima Pac. E a dimostrazione che fanno sul serio, ieri i suoi associati erano in piazza davanti alle prefetture di cinque città del Norditalia – Torino, Mantova, Trento, Verona e Ferrara – per chiedere misure urgenti per la gestione del rischio delle imprese agricole, che negli ultimi tre anni hanno perso 20 miliardi nei campi a causa delle calamità atmosferiche. Presidente, perché avete manifestato ieri? Abbiamo chiesto di accelerare l’erogazione degli aiuti sulle assicurazioni. Molti dei contributi spettanti alle imprese che si sono assicurate risultano bloccati dal 2022, un ritardo insostenibile per quelle aziende che si trovano a dover fronteggiare gravi perdite economiche a causa degli eventi climatici estremi. Anche i pagamenti dovuti al comparto zootecnico sono incagliati dal 2015. Al governo riconosciamo di essersi impegnato negli ultimi due anni ad aumentare le risorse, ma ora serve una semplificazione burocratica. Chi si assicura per un determinato anno deve poter percepire entro l’anno stesso sia il contributo previsto, sia il risarcimento del sinistro. Con il cambiamento climatico che avanza rapidamente, il ruolo delle assicurazioni sarà sempre più determinante per garantire la tenuta economica delle aziende. L’Istat dice che l’agricoltura italiana è prima per valore aggiunto in Europa. È soddisfatto? Ora però dobbiamo anche distribuire in maniera diversa questo valore lungo la filiera. A cominciare dal settore cerealicolo, dove siamo indietro nel riconoscere il giusto valore all’agricoltore perché il grano è ancora considerata una commodity e il suo prezzo lo fa la Borsa di Chicago. L’anno scorso, di questi tempi, gli agricoltori protestavano e in piazza a Bruxelles c’eravate anche voi. In Francia i trattori sono tornati in piazza: ci tornerà anche Coldiretti? Quando dico mobilitazione permanente, intendo soprattutto a livello europeo, perché è lì che le direttive vengono discusse e le risorse stanziate. Stiamo già lavorando per cancellare definitivamente il Nutriscore, e per rendere obbligatoria l’indicazione di origine dei prodotti. Ci concentreremo anche sulla discussione della nuova Pac e delle assicurazioni agricole. E se servirà si, torneremo in piazza a Bruxelles. A Davos il presidente americano Donald Trump ha agitato di nuovo lo spettro dei dazi all’Europa. È preoccupato? Non possiamo essere soggetto passivo, la Ue deve giocare in attacco e non in difesa. Il protagonismo politico non deve essere demandato ai singoli stati membri. In termini egoistici, io potrei pensare che come Italia saremo meno penalizzati date le relazioni amichevoli fra Trump e la presidente Meloni, ma sarebbe una visione miope. Mi auguro che le provocazioni di Trump servano all’Europa per riappropriarsi dell’amor proprio e di una strategia politica. La possibile pace tra Ucraina e Russia accelererà l’ingresso di Kiev nella Ue? Anche se siamo tutti solidali con quello che il popolo ucraino ha vissuto, io credo che questo processo non si possa chiudere in un tempo breve. Se non viene studiata bene, la contribuzione degli stati membri verrà stravolta. Non dimentichiamoci che l’Ucraina ha un quinto delle superfici lavorabili dell’intera Ue. Mi auguro poi che nelle trattative di una possibile pace si discuta anche la venuta meno delle sanzioni alla Russia, che per noi hanno chiuso un mercato di grande interesse. |
Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni
Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.