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Più Impresa: le imprenditrici agricole hanno “rastrellato” i finanziamenti per investire nelle aziende

Dopo i giovani anche le donne hanno “rastrellato” i finanziamenti di “Più impresa”. L’Ismea ha infatti reso noto che le domande presentate dalle imprenditrici hanno superato la dotazione disponibile e dunque il portale, almeno per ora, è chiuso. Un’ulteriore conferma della propensione a investire delle donne dei campi, un trend segnalato già dall’ultimo censimento dell’Istat. Le imprenditrici agricole che svettano per l’impegno nelle attività multifunzionali sono dunque in prima linea anche per lo sviluppo e l’innovazione.

“Più Impresa” è la misura gestita da Ismea finalizzata a favorire il ricambio generazionale e ampliare le imprese condotte da donne. Più Impresa si rivolge a micro, piccole e medie imprese . Sono ammessi investimenti fino a 1.500.000. L’agevolazione prevede un mutuo agevolato, a tasso zero, per un importo non superiore al 60% delle spese ammissibili, di durata fino a 15 anni, un contributo a fondo perduto, per un importo non superiore al 35% delle spese ammissibili.

Vengono ammessi al finanziamento progetti di sviluppo o consolidamento nei settori della produzione agricola, della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e della diversificazione del reddito agricolo

Per le attività di agriturismo e le altre attività di diversificazione del reddito agricolo via libera ad agevolazioni in regime de minimis nel limite massimo di 200.000 euro.

“È un ottimo segnale – afferma Chiara Bortolas, Responsabile Donne Coldiretti – anche perché dimostra come ci sia bisogno di strumenti adatti che rispondano alle reali esigenze delle donne che decidono di fare impresa in agricoltura.

La presenza delle donne infatti ha completamente rivoluzionato il settore agricolo introducendo, oltre alle attività agricole multifunzionali come vendita diretta, trasformazione e agriturismo anche attività dedicate alle scuole e attività sociali per i più bisognosi di aiuto. Questo è un segno – aggiunge Bortolas – che nonostante le difficoltà comuni al lavoro femminile in tutti i settori, l’agricoltura viene vista sempre più come un’opportunità concreta dalle giovani donne. Il rinnovato fascino della campagna per le donne – conclude- si riflette nella convinzione comune che l’agricoltura sia diventata un settore capace di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale, peraltro destinate ad aumentare nel tempo”.​

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