il Punto Coldiretti

Più tempo per smaltire le etichette fuorilegge del vino

Sospiro di sollievo per i produttori di vino grazie al pressing della Coldiretti.

Il ministero dell’Agricoltura e della sovranità alimentare ha prorogato al 30 giugno il termine per utilizzare le etichette già stampate e non in linea con la nuova normativa europea.

E’ quanto previsto dal Decreto ministeriale n. 115268  del 8/03/2024 – Settore vitivinicolo – “Disposizioni nazionali di attuazione dell’articolo 119 del Regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio e ss.mm. e ii. – Etichettatura del vino e dei prodotti vitivinicoli aromatizzati “.

Secondo la normativa Ue la nuova etichetta in cui indicare, tra l’altro, la lista degli ingredienti e la dichiarazione nutrizionale, doveva entrare in vigore l’8 dicembre dello scorso anno.

Successivamente era stato fissato all’8 marzo il termine ultimo per usufruire della deroga per l’etichettatura e la commercializzazione dei vini e dei prodotti vitivinicoli aromatizzati etichettati con etichette riportanti il simbolo ISO 2760 “i” accanto al QR code che rimanda alle informazioni relative alla lista degli ingredienti e alla dichiarazione nutrizionale.

Il Ministero ha ritenuto di allungare i tempi per lo smaltimento delle  vecchie etichette già in magazzino  e consentire quindi di “ etichettare i vini ed i prodotti vitivinicoli aromatizzati con etichette riportanti il simbolo ISO 2760 “i” accanto al QR code che rimanda alle informazioni relative alla lista degli ingredienti ed alla dichiarazione nutrizionale fino al 30 giugno 2024 e solo per il vino e i prodotti vitivinicoli aromatizzati circolanti sul territorio nazionale”.

Le etichette rimanenti possono essere utilizzate, ma devono essere corrette con un adesivo che riporti il termine “ingredienti” accanto al simbolo “i” o ogni altra indicazione ritenuta utile.

Soddisfazione è stata espressa dalla Coldiretti per la proroga a livello nazionale che però sottolineato come ora sia fondamentale uniformare gli standard a livello europeo, adottando la regola che per l’inserimento delle informazioni relative a ingredienti e valori nutrizionali si utilizzi un codice QR accompagnato dalla sola lettera “I”.

Il problema era nato perché a poche settimane dall’entrata in vigore dal nuovo regolamento la Commissione aveva deciso di inserire il termine completo “ingredienti”, invece di “I”, condannando di fatto al macero tutte le etichette già stampate dai produttori che si erano organizzati per tempo.

Una decisione che avrebbe ulteriormente appesantito i costi delle aziende vitivinicole italiane già penalizzate dall’impennata dei costi che ne mette a rischio la competitività sui mercati.

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
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