Prezzi agricoli: ancora in aumento il latte spot, bene risi e risoni
Settimana segnata da aumenti delle carni bovine, tenuta di quelle suine con alcuni “rossi” per i capi da macello. Ancora su terreno positivo il latte. A Milano +0,5% il latte spot che ha raggiunto il minimo di 53,61 e il massimo di 55,16 euro per 100 litri e +0,9% a Verona. Anche Borsa Merci Telematica Italiana sottolinea la vivacità del mercato dello spot grazie alla domanda di prodotto nazionale. Carni – Dai mercati rilevati da Ismea per le carni bovine spiccano gli incrementi registrati a Forlì per le vacche Charolaise I qualità (+4,7), per i vitelli da ristallo Frisona pez. nera +1,2%, per i vitelli da ristallo Limousine +0,7%. A Grosseto le vacche Chianina I qualità hanno messo a segno un incremento del 7%, del 7,1% la II qualità, +8,5% per le vacche Maremmana I qualità e + 1,2% per le vitelle da ristallo Chianina. Si conferma il trend positivo per i suini, ma con flessioni per i capi da macello. Ad Arezzo infatti +0,7% per i capi da allevamento e -2,8% per quelli da macello (115/130 kg) e – 2,7% (180/185 kg). A Parma incrementi dello 0,3% per le taglie 25 e 30 kg e dello 0,4% per 40 e 50 kg, mentre i capi da macello perdono il 2,5% (144/156 kg) e il 2,7% (180/185 kg). A Perugia i suini da allevamento salgono dello 0,7% (40 kg) e dello 0,8% (50 kg), quelli da macello giù del 3,4% (180/185 kg) e del 2,1% (90/115 kg). A Mantova +0,3% per 25 e 30 kg e +0,4% per 40 e 50 kg. Per gli avicoli ad Arezzo le galline perdono il 4,8% Anche a Verona segno meno per 10% e a Padova per 7,9%. Sul fronte degli ovicaprini le pecore guadagnano l’11,1% a Cagliari, a Foglia – 3,3% per gli agnelli, in flessione anche a Grosseto (6,6%), Macomer (-5,9%) e Viterbo (-5,5%). In calo del 4,5% i conigli ad Arezzo. Cereali – Per quanto riguarda i cereali dai mercati monitorati da Ismea si evidenzia a Cuneo una crescita dello 0,8% dei listini del grano tenero mercantile e buono mercantile. Cresce dello 0,9% anche il tenero estero extracomunitario, – 0,5% per il mais e per l’orzo estero. A Napoli incremento dello 0,9% per il frumento duro buono mercantile, dell’1,4% per il fino. Aumenti del 2,8% per il tenero estero extra Ue Northern Spring e W.R.S.N-1. A Mortara bene i risi: Arborio e Volano (+7,6%), Carnaroli (+5,1%), Indica, Thaibonnet (+10,5%). Per i semi oleosi segni meno a Genova per l’olio di semi raffinati (-1,4%) e a Bologna per la soia (-0,6%). Alla Granaria di Milano, secondo l’ultima rilevazione del 10 maggio, risultano fermi i frumenti teneri nazionali, tra quelli esteri invece crescono non comunitario, Canadian Western R. Spring b. 2 e Usa Northern Spring n. 2. Nessuna variazione per i frumenti duri, sia nazionali che esteri. In aumento l’orzo comunitario. Per i semi oleosi segno meno per semi di soia nazionali, esteri e integrali e tostati. Sul fronte degli olii vegetali raffinati alimentari calano i semi di girasole, recuperano quelli di soia. Tra i risoni bene Volano, Arborio, Roma, Baldo, Carnaroli, Sant’Andrea, Lungo B e Selenio. Analogo trend per i risi: quotazioni in salita per Arborio, Roma, Baldo, Parboiled Baldo, Sant’Andrea, Lungo B, Parboiled Lungo B, Originario Comune, Carnaroli. Le Cun – In leggero ribasso le quotazioni dei suinetti, sia lattonzoli che magroni. Segno meno per suini e scrofe da macello. Prevalgono i cali tra i tagli di carne suina fresca. Prezzi fermi per grasso e strutti. Giù i conigli, nessuna variazione per le uova. Stabile il listino della Commissione sperimentale nazionale del grano duro. |
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