Prezzi agricoli: in calo il frumento duro, ripresa per i suini, giù il latte
Ripresa del nuovo anno lenta per i mercati agricoli. Borsa Merci Telematica ha segnalato ulteriori cali dei cereali italiani a dicembre. I mercati sono apparsi deboli, condizionati nel caso del grano tenero e del mais dalla disponibilità di merce estera. Cereali - Nonostante le flessioni grano tenero e mais hanno comunque chiuso il 2022 con un aumento rispettivamente del 7,1% e del 17,7% sull’anno precedente. Il frumento duro invece ha segnato un calo del 10% rispetto ai prezzi record del 2021. Secondo l’ultima rilevazione della Granaria di Milano del 10 gennaio nessuna variazione rispetto alla settimana precedente per i frumenti teneri nazionali e per quelli esteri. Fermi anche i frumenti duri italiani ed esteri. In calo il mais. Sul fronte dei semi oleosi in crescita i semi di soia nazionali. Tra gli olii vegetali grezzi giù i semi di girasole e di soia delecitinata. Segni meno per i semi di soia , di arachidi e girasole tra gli olii vegetali raffinati alimentari. Alla Borsa Merci di Foggia in ribasso il frumento duro fino, buono mercantile, mercantile e biologico. Per quanto riguarda le rilevazioni dell’Ismea a Catania e Palermo riduzione dei listini per il frumento duro con -1,1% per fino, mercantile e buono mercantile. A Cuneo giù dello 0,6% il grano tenero extra Ue, in calo dell’1,2% l’orzo estero. A Matera il grano duro buono mercantile e fino perde il 2%, il 4% il mercantile. Carni - Per le carni bovine a Milano in aumento dell’1,2% le manze incrocio extra, del 3,1% le vacche incrocio extra e del 3,8% le vacche incrocio. A Cremona +2,7% per le manze Frisona pezzata nera II qualità, +9,5% per le vacche Frisona pezzata nera da industria, +3,1% per la Frisona pezzata nera I qualità e +4% per la II qualità. E infine aumento dell’1,5% per i vitelloni I qualità e del 3,5% per la II qualità. Sul fronte dei suini ad Arezzo i capi da allevamento hanno segnato +0,8% per i 30 kg e +1% per i 40 kg, mentre quelli da macello hanno perso l’1,8% (115/130 kg) e l’1,7% (oltre 180 kg). A Parma segno meno (2%) per i suini da allevamento da 100 kg, mentre sono su terreno positivo quelli da 15 kg (+1,6%), 25 kg (+1,3), 30 Kg (+1,4%), 40 kg (+1%) e 50 kg (+0,4%), negativi i capi da 80 kg (-0,9%) e quelli da macello:-1,6% (144/142 kg) e – 1,5% (160/176 kg). Anche a Mantova bene i suini da allevamento da +0,4% dei 50 kg a +1,6% dei 15 kg, in flessione solo la taglia 100 kg (-1,5%). In calo gli ovicaprini: -23,8% a Firenze per gli agnelli che sono scesi del 21,% anche a Cagliari, -17,3% gli agnelli e -12,9% gli agnelloni a Foggia, -20% gli agnelli e -14,1% gli agnelloni a Noci. A Padova le galline hanno perso il 10,5% e il 9,3% i tacchini. Giù del 5% i conigli a Treviso. In riduzione del 5,8% il latte spot a Milano e del 3,8% a Verona. Le Cun - Per i suinetti in rialzo i lattonzoli e i magroni da 50 kg, stabili quelli da 65 kg, in calo le taglie 80 e 100 kg. In flessione i suini da macello. Stabili con qualche rialzo i tagli di carne suina fresca. Segno meno per grasso e strutti. Giù i conigli, ferme le quotazione delle uova.
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