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Prezzi agricoli: rialzi per i suini,  in flessione il grano duro

Andamento lento per i prezzi dei prodotti agricoli.  La crescita delle carni bovine questa settimana si è fermata, mentre sono proseguiti gli aumenti per quella bovina e avicola. Un trend positivo che ha caratterizzato – spiega Borsa Merci Telematica Italiana – le quotazioni di marzo.

Latte – Il latte spot è ancora su terreno negativo con una flessione dello 0,5% a Milano, una situazione che si protrae dal 24 marzo scorso.

Carni – Dai mercati rilevati da Ismea emergono per i suini segni positivi.

Ad Arezzo  per i capi da allevamento +0,9% (30 kg), +1,1% (40 kg), + 1,6% (65 kg) e + 0,6% per i suini da macello da 115/130 kg e oltre 180 kg.

A Parma analogo scenario: +1,5% (100 kg), +0,2% (15 kg), +1,7% (25 kg), +1,2% (30 kg), +1,1% (40 kg), + 1% (50 kg), +1,6% (65 kg), +0,9% (80 kg) e per i capi da macello +0,5% (144/152 e 160/176 kg).

A Mantova  rialzi per i suini da allevamento da 0,2% dei 15 kg  a 1,7%  dei 25 kg.

Per gli avicoli aumenti per i polli a Verona (+2%) e a Cuneo (+4,2%).

Giù invece  gli ovi caprini. In flessione i prezzi degli agnelli a Firenze (-14,5%), Cagliari (-16,7%), Grosseto (-10,6%) e Foggia (-3,7% e -4,1% per gli agnelloni). Male anche i conigli: -5,6% a Verona.

Cereali – In calo i cereali. A Napoli il grano duro perde lo 0,5% il buono mercantile e l’1,1% il fino. In riduzione del 3,4% il frumento tenero estero comunitario.

A Cuneo -0,8% il frumento tenero buono mercantile e mercantile e -0,7% il fino. In calo dello 0,4% il mais.

A Catania e Palermo riduzioni dell’1,9% per il grano duro buono mercantile e mercantile e dell’1,8% per il fino.

Alla Granaria di Milano listini fermi per il grano tenero italiano, in calo il comunitario panificabile.

Negativi i prezzi del frumento duro della produzione del Nord e Centro Italia. In perdita anche il grano duro estero comunitario.

Alla Borsa merci di Foggia in discesa il  duro biologico, stabili fino, buono mercantile e mercantile.

Le Cun – Tra i suinetti stabili i lattonzoli da 7 e 15 kg che segnano rialzi nelle “taglie” da 25, 30 e 30 kg, stesso trend per i magroni da 50, 65, 80 e 100 kg.

Fermi i listini delle scrofe da macello, non formulati quelli dei suini da macello.

Complessivamente stabili i tagli di carne suina fresca e grasso&strutti.

In flessione i conigli. Nessuna variazione per le uova.

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