Prezzi agricoli: rialzi per il grano duro, in calo il riso
Ancora rialzi per il frumento duro, mentre prosegue il calo di uova e agnelli. Il latte spot ha segnato una flessione a Milano (-1,7%) e a Verona (-1,1%), Borsa Merci telematica italiana ha però sottolineato l’attenuazione della flessione nell’ultima settimana di marzo. Cereali – Dai mercati rilevati da Ismea a Milano in riduzione i listini del frumento tenero con -0,4% per fino e varietà speciali e -0,3% per grani di forza. Giù anche il riso: -6,1% Balilla e Centauro, -8,7% Lido, – 5,1% Roma, con la sola eccezione del Vialone nano (+4%). Anche a Vercelli per il riso prevalgono i segni meno (-1,9% Carnaroli e -6,6% Ribe, Dardo e Luna), bene invece Indica e Thaibonnet (+0,6). A Bari il frumento duro guadagna l’1,6% per il buono mercantile, l’1,5% per il fino e l’1,7% per il mercantile. A Novara -3,5% il riso Carnaroli, – 9,6% Ribe, Dardo e Luna, – 3,7% Roma e + 1,3% Indica e Thaibonnet. Per i semi oleosi a Milano scende (-0,9%) l’olio di semi raffinati di arachide, sale (+1,9%) quello di girasole, anche a Genova -0,9% i semi di arachide e + 3% quelli di girasole. Ancora una settimana positiva per il frumento duro alla Borsa Merci di Foggia dove nell’ultima seduta del 17 aprile sono stati messi a segno rialzi per il biologico in salita a 375 euro al minimo e 380 euro al massimo, per il fino (350/355), buono mercantile (325/330) e mercantile (305 euro /310), non quotati il frumento tenero e il granoturco secco. Alla Granaria di Milano nessuna variazione per il frumento duro nazionale ed estero. In ribasso invece i listini del grano tenero nazionale, di forza, panificabile superiore, panificabile, biscottiero e altri usi. Su terreno negativo tra gli esteri il tenero comunitario di forza. Giù il triticale. Tra i semi oleosi in aumento quelli di soia nazionali, esteri e integrali tostati. Per quanto riguarda gli olii vegetali grezzi guadagnano i semi di girasole, perdono quelli di soia delecitinata. Tra gli olii vegetali raffinati alimentari segno meno per semi di arachide e di soia, più per quelli di girasole. Dopo settimane di quotazioni stabili tra i risoni calano Roma, Luna, Dardo, Lido, Crono, Balilla, Centauro, Sole e Selenio, cresce il Vialone nano. Anche sul fronte dei risi andamento analogo con il solo segno positivo per il Vialone nano, mentre sono in ribasso le quotazioni di Roma, Ribe, Lido, Originario Comune. Carni – Sul fronte delle carni bovine dalle rilevazioni Ismea emergono prezzi in calo del 2% a Montichiari per le manze Charolaise e Limousine, aumento del 6,3% per le vacche Frisona pezzata nera I qualità, + 7,7% la II qualità, -3% per i vitelloni Charolaise, -0,3% per Limousine e -0,9% per Pezzata rossa. Per quanto riguarda i suini ad Arezzo +0,8% i capi da allevamento da 30 e 40 kg. A Parma +0,4% i suini da allevamento da 15 kg, + 0,7% da 25 kg, + 0,8% da 30 e 40 kg e + 0,9% da 50 kg. Analogo trend a Perugia con incrementi dallo 0,5% della taglia da 15 kg al + 1% per quella da 40 kg. Su terreno negativo avicoli e uova. A Padova – 1,5% le faraone e così le uova: -1,6% (S), -1,3% (M), – 1,2%(L), – 1,1% (XL) da allevamenti in gabbia e -1,1% (L) e – 1,2% (M) da allevamenti a terra. Giù ad Arezzo anatre (-1,6%) e faraone (-1,5$). A Firenze in flessione le uova: -2% (S), -1,8%% (M), -1,6% (L) da allevamenti in gabbia e -1,7% (L ) e -1,8% (M) da quelli a terra. A Firenze gli agnelli perdono il 3,8%. Ad Arezzo -8,6% per i conigli. Listini Cun – In rialzo i lattonzoli e i magroni da 50 e 65 kg, in calo le taglie da 80 e 100 kg. Nessuna variazione per i tagli di carne suina fresca e per grasso e strutti. In flessione scrofe da macello, uova e conigli. |