Prezzi agricoli: stabili grano tenero e duro, sale il riso
Per i prezzi agricoli una settimana all’insegna della fiacca. E’ quanto emerge dalle rilevazioni Ismea, dalla Granaria di Milano, dalla Borsa Merci di Foggia e dalle Cun. Stabili i listini delle carni bovine, mentre per i suini si segnalano ribassi per i capi da macello. Carni – Ad Arezzo +0,2% per i suini da allevamento e -0,6% per quelli da macello da 115/130 kg e oltre 180 kg. A Parma flessione dell’1,5% per i capi da macello da 144/152 kg e dell’1,4% per la taglia da 160/176 kg. Stesso andamento a Cremona. A Reggio Emilia riduzioni dell’1,8% per 90/115 kg, dell’1,5% per 144/152 kg e dell’1,4% per 160/176 kg. Poche variazioni anche per gli avicoli. Solo ad Arezzo aumento dell’1,8% per i polli. Sul fronte degli ovi caprini a Messina in flessione dello 0,5% i listini degli agnelli che perdono il 6,5% a Firenze, il 4,2% a Foggia (-4,7% gli agnelloni) e l’11,8% a Grosseto. Latte – Latte spot giù a Milano (-0.6%) e a Verona (-1,1%). Cereali – Pochi movimenti per i cereali. A Verona il tenero fino guadagna il 2,4%, +3,8% per il riso Vialone nano. Alla Granaria di Milano nessuna variazione per i frumenti teneri nazionali, tra gli esteri cresce il Canadian West R. Spring n.2. Quotazioni stabili per i frumenti duri nazionali ed esteri. In salita il mais. In contrazione tra gli olii vegetali grezzi i semi di soia delecitinata, segno meno per i semi di soia anche per quanto riguarda gli olii vegetali raffinati alimentari. Tra i risoni segno più per Volano e Arborio, meno per Balilla Centauro e Sole. Alla Borsa merci di Foggia fermi i listini del grano duro, non quotato il tenero. Le Cun – In ribasso i prezzi dei suini e delle scrofe da macello. Prevalgono i rialzi tra i tagli di carne suina fresca, fermi grasso e strutti. Nessuna variazione per conigli e uova. |