Prezzi agricoli, aumentano pollame e latte spot
Il settore con le migliori performance è quello degli avicoli, mentre continua il trend positivo del latte spot. A Forlì, secondo le rilevazioni Ismea, segni più per polli (3,6%), tacchini (2,1%) e piccioni (8,1%). A Cuneo i polli hanno guadagnato il 2,8%, l’1,4% i tacchini e il 3,3% i piccioni. Bene i tacchini ad Arezzo, in rialzo (+2,1%) anche a Verona. A Padova aumenti del 2,2% per le faraone e del 3,1% per i tacchini, ritocco dello 0,7% infine per le uova XL (oltre i 73 grammi). Latte – Il latte spot ha inanellato un ennesimo rialzo a Lodi: il 15 ottobre il listino ha segnato un + 2,3% tra un minimo di 43,82 euro per 100 litri e 44,85 euro. Bene anche Verona dove il latte spot è cresciuto, rispetto alla settimana precedente, dell’1,8% tra 43,30 e 44,85 euro per 100 litri Carne – Settimana negativa invece per i suini. Ad Arezzo in calo sia i suini da allevamento (-1,8%) sia quelli da macello. Stesso trend a Perugia dove entrambe le categorie hanno registrato perdite fino al 2,2%. Cereali – Sul fronte dei cereali a Milano il prezzo del frumento duro mercantile si è ridotto dell’1,3%, mentre il mais estero ha perso lo 0,5%. Su terreno positivo il riso: +2,5% Arborio e Volano, + 10,1% Balilla e Centauro, +4,9% Carnaroli, +2,5% Vialone nano, + 6,6% S.Andrea, + 5,1% Ribe, Dardo, Luna, + 4,8% Roma. A Cuneo in crescita dell’1,1% l’orzo. Orzo in aumento del 2,5% anche a Reggio Emilia. Cun suini – Le quotazioni dei suinetti nella seduta dell’11 ottobre registrano listini stabili solo per i lattonzoli da 7 kg, in calo tutte le altre categorie da 15 a 100 kg. |
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