Proteggere e aumentare il patrimonio bovino nazionale
Un piano strutturale di riqualificazione e sviluppo del settore delle carni bovine italiane: è l’obiettivo ultimo al centro dell’incontro svoltosi al Masaf alla presenza del sottosegretario Patrizio La Pietra al quale ha partecipato la Coldiretti. Tra gli obiettivi la necessità di un piano che metta al centro l’allevamento e l’allevatore di bovini da carne (carne rossa e vitelli a carne bianca) per proteggere e aumentare il patrimonio zootecnico nazionale, oggi in sofferenza strutturale. Attualmente l’Italia importa oltre 800mila capi ogni anno, principalmente dalla Francia, mentre il tasso di autoapprovvigionamento è sceso sotto il 40%, segnando una perdita di oltre 15 punti percentuali in cinque anni. Valorizzazione dell’origine in etichetta e della carne italiana, autosufficienza, innovazione, nell’interesse di imprese, ambiente e consumatori, investendo nella linea vacca vitello per carne 100% tricolore. Questi i temi messi sul tavolo dalla Coldiretti, che ha ribadito l’importanza di aumentare il numero di allevamenti di vacche nutrici e la disponibilità di ristalli, anche utilizzando le vacche da latte e riducendo la dipendenza dalle importazioni. Coldiretti ha quindi sostenuto la necessità di misure destinate soprattutto ai giovani allevatori delle aree interne e montane, e la nascita di opportuni accordi di filiera che garantiscano produttività, trasparenza e una distribuzione del valore lungo tutta la catena. Tra le proposte avanzate dalla Confederazione anche la garanzia della reciprocità negli accordi commerciali con i paesi extra-Ue, l’attivazione di fondi per la gestione delle epizoozie per garantire tempestività ed efficacia nelle emergenze sanitarie e la tutela delle imprese da una burocrazia che penalizza gli allevatori. Sottolineata infine l’urgenza di intraprendere una seria campagna di informazione ed educazione, coordinata a anche con la grande distribuzione, rivolta a cittadini/consumatori per una scelta consapevole della carne italiana di qualità. “Dobbiamo dare la giusta visibilità alla carne bovina italiana, contrastando le fake news diffamatorie” e anche per questo la Coldiretti ha promosso una campagna comunicazionale anche sui social. |
Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni
Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.