Puglia: approvato il regolamento regionale per il servizio di vigilanza venatoria volontaria
Coldiretti, da sempre in prima linea nella tutela del patrimonio agricolo e ambientale italiano, ha recentemente dato il via a un ambizioso progetto: l’istituzione e la messa in funzione di un proprio Corpo di Guardie Giurate Venatorie Volontarie (GGVV). Questa iniziativa, sviluppata nell’arco degli ultimi due anni, rappresenta una risposta strategica a una problematica che sta diventando sempre più critica per gli agricoltori. L’obiettivo primario di questa nuova struttura è garantire una vigilanza più capillare ed efficace sul territorio rurale. Tale sorveglianza è ritenuta indispensabile per due motivi cruciali: da un lato, si mira a proteggere attivamente le coltivazioni dai danni economici sempre più significativi e devastanti inflitti dalla fauna selvatica in eccesso; dall’altro, la presenza delle GGVV serve a contrastare con decisione le attività illecite, in primis il bracconaggio e lo smaltimento illegali di rifiuti contribuendo altresì in maniera determinante alla prevenzione del rischio incendi. Le GVV sono soggetti abilitati da un decreto provinciale che ne riconosce la qualifica e ha validità biennale e sono chiamati ad affiancare e integrare le attività di controllo regionali. Il loro raggio d’azione non si limita all’ambito venatorio, ma si estende a diverse problematiche cruciali per il territorio:
Un passaggio cruciale in questo percorso è stato il Protocollo d’Intesa siglato a luglio scorso tra la Federazione Italiana della Caccia (FIDC), Coldiretti e AB Agrivenatoria Biodiversitalia. L’accordo, sottoscritto dai rispettivi presidenti nazionali, è volto a estendere le garanzie assicurative prestate alle Guardie Giurate Venatorie Volontarie (G.G.V.V.) tesserate FIDC anche a quelle di Coldiretti e AB Agrivenatoria Biodiversitalia, fornendo la necessaria copertura assicurativa per lo svolgimento del loro servizio. Dopo l’avvio delle prime esperienze in Toscana tale preparazione e organizzazione hanno trovato una piena attuazione anche in Puglia, con l’adozione da parte della Regione del Regolamento per il servizio di vigilanza venatoria volontaria (DGR N. 1333 del 22 settembre 2025). L’iniziativa regionale, risultato anche della collaborazione sinergica con Coldiretti Puglia, rappresenta un avanzamento significativo per il potenziamento della vigilanza, a beneficio dell’ambiente e dell’agricoltura. Si prevede che nel triennio 2026-2028 saranno autorizzate 64 guardie volontarie venatorie, con una stima prudenziale di 100 unità che potrebbero conseguire l’idoneità nel 2026. Il nuovo regolamento definisce in modo chiaro i criteri di accesso e mantenimento della qualifica, basati su:
Il provvedimento della Giunta Regionale permette ai volontari, adeguatamente formati, di contribuire attivamente alla protezione del patrimonio faunistico e ambientale pugliese. Con l’auspicio che l’iniziativa della Puglia possa fungere da stimolo, ci si augura che anche le altre Regioni, che da troppo tempo non provvedono al rinnovo del proprio corpo di guardie volontarie, avviino finalmente un percorso analogo per rafforzare la tutela del territorio. |
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