il Punto Coldiretti

Riconversione e ristrutturazione dei vigneti, domande entro il 31 marzo

Definite le norme nazionali di attuazione al regolamento Ue sull’intervento di riconversione ristrutturazione dei vigneti per la campagna vitivinicola 2023/2024. Le domande vanno presentate entro il 31 marzo.

Le Regioni definiscono, tra l’altro, aree di intervento, limitazioni a zone interessate dai disciplinari di produzione, individuano i beneficiari, indicano varietà, forme di allevamento e ceppi per ettaro, superfici interessate, azioni ammissibili e finanziamento, periodo entro cui realizzare riconversione ristrutturazione.

I beneficiari sono persone fisiche o giuridiche che conducono vigneti con varietà di uve da vino, in particolare imprenditori agricoli singoli e associati, organizzazioni di produttori vitivinicoli, cooperative agricole, società di persone e di capitali che esercitano attività agricole, Consorzi di tutela.

Le attività di riconversione ammesse sono quelle relative al reimpianto sullo stesso appezzamento o su un altro, anche senza la modifica di allevamento, di una diversa varietà di maggior pregio (enologico e commerciale) e al sovrainnesto su impianti ritenuti già razionali per forma di allevamento e per sesto di impianto in buono stato vegetativo.

La ristrutturazione consiste nella diversa collocazione del vigneto con reimpianto dello stesso in una posizione più favorevole, nel reimpianto nella stessa particella con modifiche alla forma di allevamento.

Via libera anche al miglioramento delle tecniche di gestione dei vigneti.

E’ escluso dai benefici per la riconversione e ristrutturazione il rinnovo dei vigneti che sono arrivati al termine del ciclo naturale.

Per ottenere il contributo occorre intervenire su una superficie non inferiore a 0,5 ettari che scende a 0,3 ettari nel caso di aziende che partecipano a un progetto collettivo o che hanno una superficie vitata inferiore a un ettaro.

L’aiuto può andare in compensazione delle perdite subite dai produttori per l’esecuzione dell’intervento o come contributo ai costi di ristrutturazione e conversione.

La compensazione può coprire fino al 100% delle perdite ma non può superare i 3mila euro per ettaro. Il contributo è fino al 50% dei costi che sale al 75% nelle Regioni “meno sviluppate”.

Per il 2023/24 il contributo può raggiungere 16mila euro a ettaro. Livelli fino a 22mila e 24.500 euro/ettaro nelle regioni meno sviluppate per sostenere la viticoltura in zone ad alta valenza ambientale e paesaggistica se si verifichi uno dei criteri indicati dal decreto e cioè pendenza del terreno superiore a 30%, altitudine di oltre 500 metri, sistemazione degli impianti su terrazzi e gradoni e viticoltura delle piccole isole.

Il 20% delle risorse è riservato a riconversione ristrutturazione dei vigneti storici ed eroici.

Una quota del 15% assegnata alle regioni è destinata al finanziamento del reimpianto per motivi fitosanitari. Il contributo è concesso solo se i vigneti sono soggetti a un provvedimento di estirpazione obbligatoria.

I produttori possono recarsi presso gli uffici territoriali della Coldiretti per ulteriori informazioni e per la messa a punto delle pratiche.

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni.
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