Ripartita la nuova edizione di Più Impresa: domande fino al 30 settembre
E’ ripartita “Più Impresa”, l’intervento gestito da Ismea destinato a giovani e donne che intendono subentrare nella conduzione di un’azienda agricola o che già attivi da almeno due anni vogliono ampliarla migliorandone la competitività con investimenti fino a 1,5 milioni. Il budget previsto per il nuovo bando è di 60 milioni e le domande possono essere presentate fino al 30 settembre prossimo. La pre convalida è scattata dal 29 luglio, mentre la convalida sarà attiva dal 5 al 30 settembre. Le novità di questa edizione riguardano modalità e tempi per la presentazione delle domande che vanno trasmesse solo per via telematica e con adempimenti semplificati. Le agevolazioni consistono in contributi a fondo perduto per un importo non superiore al 35% delle spese ammissibili e mutui a tasso zero per una durata fino a 15 anni che non possono superare il 60% delle spese. Beneficiari possono essere micro, piccole e medie imprese organizzate sotto forma di ditte individuali o società amministrate da giovani tra i 18 e i 41 anni (non compiuti) e donne. Sono ammessi i costi connessi alle spese per lo studio di fattibilità, nella misura massima del 2% del valore complessivo dell’investimento da realizzare ( la somma delle spese relative allo studio di fattibilità e ai servizi di progettazione sono ammissibili complessivamente entro il limite del 12%); i costi relativi alle opere agronomiche e al miglioramento fondiario, alle spese relative alle opere edilizie, al miglioramento di beni immobili e oneri per il rilascio della concessione; all’acquisto di macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica; i costi di acquisto e di sviluppo di diritto d’uso di programmi informatici, cloud e soluzioni simili e acquisizione di brevetti, licenze, diritti d’autore e marchi commerciali, acquisto di piante pluriennali. Soltanto per quanto riguarda la produzione primaria sono ammessi i costi per investimenti non produttivi connessi agli obiettivi di carattere ambientale e climatico, per investimenti in materia di irrigazione e di energia da fonti rinnovabili. E infine i costi per l’acquisto terreni, nella misura massima del 10% del valore complessivo del progetto. Per le attività di agriturismo e le altre attività di diversificazione del reddito agricolo le agevolazioni sono concesse in regime de minimis nel limite massimo di 300.000 euro. |
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