Ristori bis: esonero contributivo e bonus ai prodotti della Quarta Gamma, accolte le richieste Coldiretti
Costo del lavoro e quarta gamma in prima linea nel nuovo provvedimento del Governo. Nel decreto legge, pubblicato il 9 novembre, con le ulteriori misure di ristoro per le attività economiche penalizzate dalle restrizioni decise dal Governo con il Dpcm del 3 novembre, sono contenuti interventi che riguardano direttamente le aziende agricole. Particolarmente rilevante l’esonero contributivo allungato al mese di dicembre per un impegno finanziario di 112,2 milioni di euro per il 2020 (articolo 21), riconosciuto ai datori di lavoro delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura e agli imprenditori agricoli professionali, ai coltivatori diretti, ai mezzadri e ai coloni. Vale dunque per il mese di novembre secondo quanto previsto dal primo decreto ristori (decreto legge 137del 28 ottobre) e con questo nuovo provvedimento (decreto legge149 del 9 novembre) viene esteso alla contribuzione di dicembre. Le attività per le quali è riconosciuto l’esonero sono quelle identificate dai codici Ateco nell’allegato 3 del Ristori bis. L’alleggerimento del costo del lavoro è un intervento fortemente voluto dalla Coldiretti: si tratta di una misura importante – ha commentato il presidente Ettore Prandini – di fronte agli effetti della chiusura delle attività di ristorazione che si fanno sentire a cascata sull’intera filiera agroalimentare con disdette di ordini per le forniture di molti prodotti agroalimentari. Un’altra misura di diretto interesse per il settore è il contributo a favore delle organizzazioni di produttori della quarta gamma e della prima gamma evoluta (articolo 22) con un budget per quest’anno di 20 milioni. Si tratta del riconoscimento di un contributo per la raccolta prima della maturazione o la mancata raccolta dei prodotti ortofrutticoli alle organizzazioni dei produttori ortofrutticoli e alle loro associazioni finalizzato a far fronte alla riduzione del valore della produzione commercializzata a causa dell’emergenza Covid. Il sostegno alle organizzazioni di produttori, è pari alla differenza tra l’ammontare del fatturato del periodo da marzo a luglio 2019 e il fatturato dello stesso periodo dell’anno 2020. Il bonus è ripartito dalle organizzazioni e associazioni beneficiarie tra i soci produttori in ragione della riduzione del prodotto conferito e nel caso di superamento del limite complessivo di spesa l’importo è ridotto proporzionalmente tra i soggetti beneficiari. Altre disposizioni del Ristori bis riguardano la rideterminazione del contributo a fondo perduto introdotto dal precedente decreto Ristori e l’ampliamento dell’elenco dei codici Ateco coinvolti. Il contributo viene erogato dall’Agenzia delle entrate previa presentazione di istanza secondo le modalità disciplinate dal provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate. Viene riconosciuto poi un contributo a fondo perduto agli operatori Iva dei settori economici interessati dalle misure restrittive nelle “zone rosse”. Via libera anche al credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda sempre nelle zone rosse. Non dovuta per il 2020 la seconda rata dell’Imu in scadenza il 16 dicembre relativamente agli immobili e alle relative pertinenze in cui si esercitano le attività definite dai codici Ateco riportati nell’Allegato 2 del decreto. Restano ferme le disposizioni del decreto Agosto e del decreto legge Ristori che hanno introdotto rispettivamente: l’esenzione del pagamento della seconda rata Imu relativa, tra l’altro, ad immobili rientranti nella categoria catastale D/2 e pertinenze, a immobili degli agriturismi, dei villaggi turistici, degli ostelli della gioventù, dei rifugi di montagna, delle colonie marine e montane, degli affittacamere per brevi soggiorni, delle case e appartamenti per vacanze, dei bed & breakfast, dei residence e dei campeggi, sempre a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate; – l’esenzione del pagamento della seconda rata Imu concernente gli immobili e le relative pertinenze in cui si esercitano le attività indicate nell’Allegato 1 del “decreto-legge ristori”. Viene prorogata al 30 aprile 2021 la scadenza del versamento del secondo acconto per i soggetti che applicano gli indici sintetici di affidabilità fiscale. Rifinanziati i Caf. Stanziati 5 milioni all’Inps per remunerare l’assistenza dei Caf ai beneficiari delle prestazioni sociali nella presentazione delle dichiarazioni sostitutive uniche ai fini Isee. In ambito previdenziale viene disposto che i trattamenti di integrazione salariale previsti dal decreto Ristori e cioè le sei settimane aggiuntive di Cassa integrazione ordinaria e Assegno ordinario da collocarsi tra il 16 novembre 2020 e il 31 gennaio 2021, sono riconosciute anche in favore dei lavoratori in forza alla data del 9 novembre 2020 Sono prorogati al 15 novembre 2020 i termini di decadenza dell’invio delle domande di accesso ai trattamenti indicati dal decreto legge 18 del 17 marzo 2020 e di trasmissione dei dati necessari per il pagamento o per il saldo degli stessi che, in applicazione della disciplina ordinaria, si collocano tra il 1° e il 30 settembre 2020 relativamente a: norme speciali in materia di trattamento ordinario di integrazione salariale e assegno ordinario; trattamento ordinario di integrazione salariale per le aziende che si trovano già in Cassa integrazione straordinaria; trattamento di assegno ordinario per i datori di lavoro che hanno trattamenti di assegni di solidarietà in corso e nuove disposizione per la Cassa integrazione in deroga. |
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