Suini: nel 2022 l’import ha premiato le carni fresche
Lo scorso anno l’Italia ha importato dai 27 Paesi dell’Unione europea 1.129.497 tonnellate di suini vivi e carni suine. Lo rileva l’Osservatorio Anas (Associazione nazionale allevatori di suini) evidenziando tipologia e provenienza dei prodotti. A prevalere sono gli acquisti di carni fresche, pari al 79,8% del totale. Il resto è diviso, nell’ordine, tra frattaglie (5,4%), carni congelate (4,9%), carni lavorate (4,4%) suini vivi (3,7%) grasso/strutto (1,8%), lardo (0,6%) e fegati (0,2%). Tra i 27 i quattro maggiori fornitori sono la Germania con 323.624 tonnellate, di cui 288.188 di carni fresche, seguita dalla Spagna con 213.744 tonnellate, dai Paesi Bassi con 180.574 tonnellate e dalla Danimarca con 145.581 tonnellate. Dai Paesi terzi arrivano 7.712 tonnellate costituite in gran parte dal lardo. Nessuna importazione di capi vivi dal Regno Unito e dai Paesi terzi e praticamente nullo l’acquisto di carni fresche. |
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