Suini, più garanzia di qualità per i prodotti Dop e Igp
Passi avanti per garantire la qualità delle produzioni Dop e Igp della filiera suinicola italiana. E’ stato infatti messo punto dal Mipaaf il decreto che stabilisce metodologia, procedura e controlli per valutare i suini inseriti nella lista dei tipi genetici diversi dalle razze del Libro genealogico italiano per il suino pesante che possono essere utilizzati per le produzioni Dop e Igp poiché in linea con i requisiti richiesti dai disciplinari. In pratica si prevede un monitoraggio sulla qualità della materia prima per le Dop e Igp della filiera suinicola. Un risultato positivo che recepisce le richieste fortemente sostenute dalla Coldiretti. Per essere ammessi alla produzione di Dop e Igp i suini devono essere iscritti nella “Lista degli altri tipi genetici”. Gli enti selezionatori o ibridatori per ottenere l’iscrizione in tale lista devono presentare richiesta all’Anas che effettuate l’istruttoria e la verifica esprime il parere sull’ammissione e trasmette tutta la documentazione al Crea-Za. Crea-Za elabora i dati, esprime il parere di compatibilità del tipo genetico con i suini pesanti inseriti nel Libro genealogico italiano e quindi trasmette il dossier al Mipaaf e all’Anas. Il ministero accoglie o rigetta la richiesta. Il decreto prevede che gli Enti selezionatori depositino nella Banca data verri del Sian le sequenze genomiche che identifichino ogni maschio riproduttore ammesso nella lista. In questo modo vengono fornite informazioni precise sull’identità dei verri o sulla paternità dei suini e quindi sulle carni utilizzate. E’ inoltre garantita la possibilità di monitorare la qualità della materia prima delle Dop e Igp poiché i dati che certificano la conformità delle carcasse e delle cosce al macello sono inseriti nella banca dati vigilanza a disposizione dell’Anas e del Crea Il Mipaaf con cadenza biennale fornisce un rapporto sulle attività svolte. |