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Ucraina: dalla bonifica delle terre alle agroenergie nasce alleanza agricola per la ricostruzione

Dalla decontaminazione dei terreni per uso agricolo alla meccanizzazione intelligente, dalla tracciabilità  dei raccolti al miglioramento genetico delle piante, dalla formazione alla produzione di bioenergie sono alcuni degli impegni assunti per l’agroalimentare nell’ambito della Conferenza bilaterale per la ricostruzione dell’Ucraina tenutosi a Roma con la partecipazione del primo ministro ucraino, del presidente del consiglio italiano ed in collegamento del Presidente Zelensky, grazie all’accordo sottoscritto da  Coldiretti, Filiera Italia ed il Consiglio agricolo ucraino, con il sostegno dei Ministeri dell’agricoltura italiano ed ucraino.

Si tratta di un Memorandum of understanding contenente progetti congiunti del settore agroalimentare da realizzare in Ucraina con partnership tra aziende italiane ed ucraine.

Obiettivo di tali progetti, alcuni dei quali potranno essere attivati a brevissimo termine ed altri a medio lungo periodo è quello di rendere il modello dell’ Agrifood italiano protagonista nella ricostruzione agroalimentare dell’Ucraina e del contrasto congiunti alla insicurezza alimentare globale.

La guerra ha rimodulato infatti lo scenario degli approvvigionamenti di materie prime e della food security a livello mondiale, con ripercussioni in particolare per le aree più vulnerabili del Pianeta (a partire da Medio Oriente e Nord Africa).

In Ucraina ci sono quasi mezzo milione di ettari di terreno agricolo da sminare per garantire la sicurezza dei cittadini e l’approvvigionamento produttivo in una situazione in cui si stima che potranno essere seminati quest’anno appena 13 milioni di ettari circa ¼ in meno (22%) rispetto a prima dell’invasione da parte della Russia. Il risultato è un crollo dei raccolti va varia dal -20% per il mais al -25% per il grano, dal -32% per i girasoli al -30% per l’orzo fino-21% per la soia sulla base delle stime Usda relative al 2023.

Secondo il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini “L’agroalimentare rappresenterà uno dei settori strategici della ricostruzione ucraina e uno degli assi portanti del contributo ad essa dell’Italia. Il ruolo delle imprese agricole, agroalimentari e della meccanizzazione agricola italiane sarà determinante per ripristinare e potenziare le relazioni economiche con l’Ucraina, nel reciproco interesse dei due Paesi”.

“Le aziende aderenti a Filiera Italia, dichiara Luigi Scordamaglia amministratore delegato di Filiera Italia, con il loro know how e tecnologia innovativa, sono già protagonisti delle politiche internazionali legate all’agroalimentare, nonché delle iniziative di sostegno e cooperazione internazionale sulla food security del Governo italiano e ciò sarà ancora più importante nei progetti elaborati in partnership con le aziende ucraine che offriranno a tale Paese colpito dal dramma della guerra importanti leve di rilancio a breve ed a medio termine.

A nome del Consiglio Agricolo Ucraino il Presidente Andrii Dykun ha espresso la sua gratitudine a Coldiretti e Filiera Italia per il loro sostegno al Paese e ha assicurato che i progetti congiunti sviluppati in partnership con le aziende ucraine saranno un passo importante per il ripristino dell’intero settore agricolo e alimentare.

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