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Via libera dall’Europarlamento a 6,1 miliardi per la pesca sostenibile

Via libera dall’Europarlamento allo stanziamento di 6,1 miliardi in favore della pesca sostenibile e della tutela delle comunità dei pescatori. E’ stato infatti approvato il Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura (Feampa) con i criteri di spesa nell’ambito del bilancio Ue a lungo termine (2021/2027).

Il budget è stato così suddiviso: 5,3 per la gestione della pesca, dell’acquacoltura e delle flotte pescherecce, il resto per consulenze scientifiche, controlli, verifiche, studi di mercato, sorveglianza e sicurezza marittima. Almeno il 15% degli stanziamenti nazionali, poi, dovrà essere speso in azioni per favorire il controllo della pesca e la raccolta di dati per contrastare la pesca illegale e non regolamentata. Ancora da stabilire la quota di risorse che sarò gestita dal Ministero e la quota gestita dalle Regioni.

Tra gli obiettivi indicati dagli europarlamentari anche nuove misure per migliorare la tracciabilità delle catture lungo tutta la filiera, compresi i prodotti trasformati e le importazioni. Si punta anche ad aiutare i pescatori colpiti dall’emergenza Covid che ha provocato l’arresto temporaneo o definitivo delle attività. Per questo, spiega una nota pubblicata il 7 luglio, uno degli interventi è finalizzato a sostenere i giovani pescatori che acquistano per la prima volta un’imbarcazione da pesca.

C’è poi una forte attenzione al clima in linea con le strategie del Green Deal e infatti il 30% del budget è indirizzato al clima e alla lotta all’inquinamento che prevede anche la raccolta dei rifiuti per ripulire i mari che, secondo una stima, nel 2050 conterranno più plastica che pesce.

Su richiesta del Parlamento, gli Stati membri dovranno indirizzare le loro azioni a sostenere e sviluppare la piccola pesca costiera.
Tra le misure nell’ambito del Fondo una compensazione per i pescatori che devono interrompere temporaneamente il lavoro per rispettare alcune misure di conservazione (“fermo pesca”); un sostegno per coloro che devono demolire o disarmare un peschereccio se le loro attività cessano definitivamente; un finanziamento per le attrezzature necessarie al rispetto degli obblighi di sbarco del pescato sottomisura non destinato al mercato e delle norme di controllo della pesca Ue, come i dispositivi di localizzazione delle navi e di segnalazione elettronica.

 

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